VASTO – Il sipario si apre con una doppia scena governata dall’impianto luci che aziona i personaggi e fa intuire allo spettatore dove dirigere lo sguardo. Il sottofondo musicale di “Lo shampoo” – celebre canzone di Giorgio Gaber dal tono ironico e pungente – che anticipa l’ilarità di tutta la pièce fino a chiudersi come un cerchio, con lo shampoo finale di uno dei protagonisti Leonardo, piccolo borghese avaro che si atteggia a nobile.
Stiamo parlando della rielaborazione di “Le smanie per la villeggiatura“, opera di Carlo Goldoni del 1761, voluta e diretta dall’attrice vastese, Maria Chiara Centorami, a chiusura della mini stagione teatrale del laboratorio “Giochiamo a fare teatro“, nato da un’idea di Maria Chiara nel 2017.
Dopo Pinocchio e Romeo & Juliet, ieri sera al Politeama Ruzzi di Vasto era sold out. L’attrice in veste di regista ha portato in scena la trilogia di Goldoni coadiuvata dagli adulti del laboratorio che orbitano intorno a lei e che fanno tutt’altra professione. Sul palco sono però veri attori che ieri hanno dato il meglio di loro per mostrare le frivolezze e le menzogne tipiche dell’epoca goldoniana. Che poi in realtà non sono tanto distanti da quelle vissute al tempo d’oggi.
Pubblico divertito e numeroso, ha applaudito e sostenuto ogni singolo personaggio. La cura dei particolari sul palco è poi stata completa: dalla scenografia all’impianto audio e d’illuminazione. Persino gli intermezzi musicali. Maria Chiara gioca in casa e mette in campo con orgoglio la sua professionalità. Ieri era assente in città per impegni di lavoro, ma la squadra del laboratorio teatrale ha saputo tenere banco fin dall’inizio dell’evento. Già all’entrata del Politeama, una simpatica bambina spigliata ha accolto gli spettatori mentre staccava la matrice dei biglietti.
La pièce ruota tutta intorno all’organizzazione della partenza di una villeggiatura in campagna. Sfoggio della propria ricchezza materiale (“Lo spendere è sempre di moda“) e ostentazione di opulenza (“Faccio fare alla gente tutto quello che voglio“) che si traduce in povertà d’animo. Gelosie, dispetti, manie di protagonismo rappresentano il sottofondo del sarcasmo e dei doppi sensi delle battute. Lo spettacolo termina con tutti i personaggi in scena che ballano divertiti, emblema della villeggiatura spensierata e risolutiva dei problemi lasciati in città (“La grandezza della campagna mi sento davanti“).
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Vasto, assessorato alla Cultura.
𝐀𝐝𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐞 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐂𝐡𝐢𝐚𝐫𝐚 𝐂𝐞𝐧𝐭𝐨𝐫𝐚𝐦𝐢;
Scene, costumi e parrucche 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐒𝐜𝐚𝐫𝐚𝐧𝐨 con 𝐏𝐨𝐥𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐃𝐢 𝐒𝐭𝐞𝐥𝐥𝐞;
Assistente alla regia 𝐌𝐚𝐫𝐨𝐮𝐚𝐧𝐞 𝐙𝐨𝐭𝐭𝐢;
Service 𝐓𝐒𝐋 𝐓𝐞𝐜𝐡𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐲 di 𝐂𝐫𝐢𝐬𝐭𝐢𝐚𝐧 𝐋𝐚 𝐌𝐨𝐫𝐠𝐢𝐚;
Make up 𝐑𝐚𝐟𝐟𝐚𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐞𝐥𝐞 con 𝐖𝐲𝐜𝐨𝐧 𝐂𝐨𝐬𝐦𝐞𝐭𝐢𝐜𝐬;
Foto 𝐆𝐢𝐚𝐜𝐢𝐧𝐭𝐨 𝐒𝐢𝐫𝐛𝐨.
𝐂𝐚𝐬𝐭: Maria Lucia D’Aloisio, Sandra D’Ambrosio, Andrea Di Giambattista, Marisa Di Matteo, Davide Giacon/Fabio Lanza, Vincenzo La Verghetta, Angelo Marzella, Annalisa Mincone, Simona Pasquale, Luana Sallese, Tecla Selleri, Adele Tambelli e Paola Valentini.