ORTONA – Monica Marinari e Patrizia Bonora, presidenti di Lory a colori odv e di Gaia odv, hanno avuto la possibilità di visitare il reparto di Chirurgia ginecologica e senologica dell’ospedale “Bernabeo” di Ortona, dove è da poco entrato in funzione il laser “MonnaLisa Touch”, strumento per contrastare l’atrofia vaginale, lassità e incontinenza urinaria.
La strumentazione è stata acquistata attraverso la raccolta fondi lanciata dall’associazione Lory a Colori, in occasione dell’evento “Sfidiamo il cancro” del 3 agosto 2021 e, successivamente sostenuta dall’associazione Gaia, è stata consegnata al reparto lo scorso autunno e da qualche settimana è entrata in funzione.
Ettore Clementini, dirigente medico responsabile dei servizi di isteroscopia, patologia cervicovaginale e vulvare della Uosd di Ginecologia oncologica ha illustrato alle rappresentanti delle associazioni la funzionalità della strumentazione.
“Per ora – si legge in una nota – esegue i trattamenti alle sole pazienti in cura nella Breast unit di Ortona, ma in futuro, grazie a un potenziamento dell’organico, il servizio sarà aperto anche alle pazienti provenienti da altre strutture regionali“.
Il responsabile Clementini ha poi voluto, ancora una volta, ringraziare Lory a colori e Gaia, ricordando anche quanto siano importanti donazioni come queste per gli ospedali e, soprattutto, per le pazienti che potranno usufruirne. Lo stesso ha inoltre chiarito che, in attesa di un aggiornamento dei sistemi di prenotazione on line, per informazioni e prenotazioni è comunque possibile rivolgersi all’unità di Ginecologia oncologica al numero 085.9172258, e che il trattamento sarà erogato con il Sistema sanitario nazionale alle sole pazienti in possesso di esenzione 048 (esenzione specifica per le pazienti oncologiche).
“A beneficiare del laser MonnaLisa Touch – prosegue la nota – e della sua innovativa tecnologia, saranno quindi le donne colpite da cancro che si trovano ad affrontare anche altri disagi, dovuti principalmente agli effetti collaterali delle terapie oncologiche. Molti di questi sono ancora poco conosciuti o visti come argomenti tabù, ma l’utilizzo dei farmaci chemioterapici, nelle pazienti oncologiche, può comportare davvero gravi disagi come atrofie vulvo-vaginali, infezioni, o disturbi urinari, che influiscono negativamente sulla qualità di vita sia personale sia di coppia“.
“In una sinergia importante come questa – ha spiegato Marinari – un ringraziamento speciale va all’immensa generosità dei tantissimi donatori che, tra agosto 2021 e gennaio 2022, hanno accolto il nostro invito ad aderire alla raccolta fondi. È soprattutto grazie al loro contributo e a quello delle amiche di Gaia che abbiamo raggiunto l’obiettivo dei 18mila euro, che ci ha permesso di procedere all’acquisto della strumentazione da donare. Il nostro era un obiettivo ambizioso nel quale, però, abbiamo creduto fin da subito. Fin da quando abbiamo raccolto le prime richieste di alcune delle nostre amiche e socie che, da anni ormai, convivono con questi disturbi.”