VASTO – Alla luce del Vangelo di Matteo, siamo ancora nel contesto del discorso della montagna, dopo le Beatitudini, dopo aver ricordato al discepolo che è luce e sale della terra, oggi Gesù ci fa entrare nel cuore della Legge.
Non si ferma alla superficie. Arriva a dire a quei discepoli: “Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel Regno dei cieli“… Non fermarsi ad una osservanza esteriore come quegli uomini religiosissimi e rispettosissimi di alcuni precetti. Gesù ci dice che la parola è senz’altro un riferimento per il cielo e attraverso l’ascolto di quella Parola che possiamo conoscere il vero volto di Dio.
Chi osserva quella parola sarà considerato grande nel Regno dei cieli; chi, invece, considera minima quella parola sarà considerato minimo nel Regno dei cieli
Oserei dire che c’è una corrispondenza: il cielo si è rovesciato sulla terra e l’uomo può conoscere Dio, può vivere secondo il cuore di Dio. Ma come sarà possibile?
Oggi il Vangelo sembra farci tremare i polsi visto che Gesù riprende alcuni comandamenti…Vi fu detto: “Non ucciderai, ma io vi dico”. Questo ritornello “Ma io vi dico…” torna 4 volte. “Ma io vi dico”, che cosa? Che già quando tu ti adiri, quando insulti il fratello, cominci ad ucciderlo. Ci ricorda insomma che il male comincia da molto lontano, da quando cominciamo ad ospitare delle passioni negative nel nostro cuore, passioni devastanti e distruttive. Insomma non perché non uccidi fisicamente, puoi stare tranquillo con la coscienza, puoi pensare di piacere a Dio ma non basta non uccidere, occorre sprigionare la vita, farla fiorire in te e negli altri.
Gesù ci invita a una giustizia che non si ferma all’osservanza esteriore, ma che ci fa entrare in relazione con Dio e con i fratelli. Sempre e soltanto al servizio della vita. Qui comprendiamo allora il richiamo alla Riconciliazione: non possiamo offrire un atto di culto se non abbiamo fatto pace con un fratello.
Così come comprendiamo che l’adulterio non comincia in quel momento in cui hai tradito fisicamente, ma quando hai ospitato nel cuore i pensieri e i desideri che possono distruggere il tuo primo amore.
E allora bisogna imparare a tagliare tutto ciò che ti ruba la vita e disperde le energie. Lo so che è un linguaggio impegnativo. È un Vangelo che ci responsabilizza ma sempre e soltanto per la vita.
Impegniamoci in questo cammino nell’ospitare la grazia, per essere sale e luce e, nello stesso momento, per far crescere la vita in noi e nei nostri fratelli.
Buona domenica a tutti!