CASTEL DEL GIUDICE (IS) – Chi la dura la vince. Il proverbio calza a pennello per la vicenda tutta molisana, nata per aggiudicarsi il maxi-finanziamento da 20 milioni di euro targato Pnrr. Il piccolo paese di 300 abitanti circa ha vinto il ricorso contro Pietrabbondante e si è aggiudicata il Bando dei borghi.
Tra i 27 Comuni in lista, in un primo momento aveva festeggiato Pietrabbondante. Ma Castel del Giudice, secondo classificato, ha fatto ricorso ritenendo che il paese rivale non rispettasse un requisito d’accesso al bando. E in effetti il Consiglio di Stato gli ha dato ragione: non più di 300 residenti, numero massimo consentito per partecipare all’avviso pubblico. Pietrabbondante ne ha il doppio.
Di nuovo al lavoro quindi la Commissione di valutazione che ha decretato il sorpasso del piccolo borgo. La Regione Molise ha firmato la determina della nomina e trasmetterà a breve il “progetto di rigenerazione” a Roma per il finanziamento.
Castel del Giudice si trova a 800 metri d’altitudine, tra boschi e pascoli, al confine con l’Abruzzo. È circondato da meleti, risorsa economica per i produttori di mele biologiche, marmellate e succhi di frutta. Il piccolo borgo fa parte infatti dell’associazione Città del Bio. Ma c’è un altro progetto cui ha aderito la comunità molisana. Si tratta della Società di trasformazione urbana (Stu), esempio di recupero conservativo smart che ha consentito di trasformare stalle private abbandonate in alloggi turistici in grado di raccontare la storia rurale del paese. Borgo Tufi è oggi un albergo con 60 posti letto, ristorante, Spa e sala convegni.