LANCIANO – ”Con la Legge n. 833/78, la farmacia è stata incardinata dal Legislatore come servizio pubblico preordinato alla tutela della salute; in farmacia oggi, il cittadino può trovare ogni tipo di consulenza e necessità relativa alla salute.
Partendo da questo presupposto, immagino che servizi di questo genere siano assolutamente adeguati ad accogliere ogni tipologia di utente, compresi persone in carrozzella, mamme con passeggini o anziani che hanno difficoltà a deambulare.
Questo è quello che dovrebbe essere e accadere in un Paese o in una città sensibile e attenta alle fragilità ma, purtroppo non è sempre così – quanto sottolineato dalla consigliera della lista ”Lanciano in comune”, Dora Anna Bendotti -.
Da cittadina, spesso mi reco in farmacia – quella più vicina alle mie esigenze quotidiane e logistiche – e purtroppo mi costa tanto constatare che questa attenzione verso l’utenza e il cittadino non sempre c’è . Cosa ancor più difficile da digerire è che la situazione in questione è da riferire alla grave condizione in cui versa l’accesso per i disabili della farmacia comunale n.1 – quartiere Viale Cappuccini.
Da qualche tempo un birillo che segnala pericolo è posizionato al centro della passerella in questione.
Approfondendo con gli operatori della farmacia, ho saputo che questa situazione persevera da molto tempo e le sollecitazioni presentate al comune e alla direzione della società Anxanum Spa da parte dei dipendenti della stessa farmacia comunale n. 1, non hanno mai avuto risposta e quindi, ovviamente, alcuna risoluzione.
Ad oggi, per un/a disabile in carrozzella, una madre/padre con il passeggino o anche un/a signore/a che hanno difficoltà a salire i gradini, NON POSSONO ACCEDERE alla farmacia comunale, se non con grandissima difficoltà.
Chiedo come cittadina e come consigliera comunale di minoranza al sindaco e al presidente della società Anxanum, di prestare più attenzione alle persone fragili e bisognose che necessitano di maggiori cure e strutture più adeguate alle loro disabilità anche per mezzo di gesti apparentemente semplici come il sistemare una rampa a favore del tanto auspicato e “famigerato” abbattimento delle barriere architettoniche, o attraverso quotidiane e periodiche opere di manutenzione delle strutture e dei “servizi di pubblica utilità”, che, neanche a dirlo, nel 2023 dovrebbero essere semplicemente servizi di manutenzione, abbastanza scontati o banalmente e semplicemente segni di civiltà.
Voglio pensare che questa mia “semplice denuncia” possa arrivare a chi di dovere, sperando che queste persone si attiveranno nel più breve tempo possibile per garantire di nuovo e si spera, per sempre, il libero accesso ad una farmacia comunale, ad servizio comunitario, utile e necessario a tutti.