VASTO – Lo avevamo detto a chi ce lo ha chiesto in privato e lo abbiamo fatto. Torniamo sulla vicenda accaduta 4 giorni fa, martedì 31 gennaio a Vasto, in via Crispi.
Non ci sono ulteriori aggiornamenti se non denunce e controdenunce tra le parti, alle quali spetterà all’autorità giudiziaria dare seguìto.
Quello che oggi – secondo noi – fa notizia è il silenzio dello Stato in tutti i giorni a venire. Nessun rappresentante di qualsiasivoglia istituzione (locale, regionale, nazionale a livello politico, ma anche religioso) è intervenuto per esprimere vicinanza a tutti i soggetti coinvolti – ripetiamo TUTTI – e alla cittadinanza che ancora aspetta una spiegazione a un evento entrato nella cronaca cittadina. Ne è uscita una comunità scossa, lasciata a sé stessa e al pour parler.
Noi come giornalisti possiamo dire che abbiamo vissuto momenti concitati. Abbiamo avuto a che fare con una notizia molto difficile da gestire, pubblicata dopo molte ore dall’accaduto perché era – ed è tuttora monca -. Monca perché avevamo moltissime testimonianze in favore di una parte e nessuna dell’altra. E non possiamo né vogliamo fornire a voi lettori informazioni di parte.
La nostra deontologia professionale ci impone di essere imparziali, a vostra tutela perché voi abbiate la vostra idea. E Zonalocale ringrazia uno ad uno tutti coloro che ci hanno scritto per fornirci particolari e commenti. Però, a dire la verità, ci aspettavamo anche qualche voce o comunicato ufficiale che rappresentasse l’altra parte.
Finché oggi non è arrivato in redazione un reel di Instagram, sempre inviato da Voi preziosi lettori che finalmente ci spiega un po’ cosa voglia dire “un normale intervento di polizia”, l’utilizzo del taser da parte delle forze dell’ordine, il protocollo di servizio che un normale cittadino non conosce perché non lo impara a scuola come l’alfabeto né in strada parlando con altri. Ma che dopo il fatto di Vasto, è bene che sappia.
Proviene da Marco Nigro, avvocato penalista campano che avendo avuto notizia del fatto abruzzese, ha pensato bene di informare la collettività.
Tutto bene? No, perché se ci fa capire che è dovere del cittadino fornire le generalità a un pubblico ufficiale che le chiede e che non è stato sparato alcun colpo di taser, ci deve pure spiegare perché la signora a un certo punto dice “Ahi” se non è stata colpita. Per finzione? Forse sì forse no, spetterà alla magistratura verificarlo se le denunce proseguiranno.
Ma è su un altro punto che noi giornalisti vorremmo delucidazioni: l’uso delle manette che la legge prevede in casi specifici. Rientra in uno di questi casi la vicenda di Vasto?
Attendiamo comunicazioni ufficiali.
Il direttore di Zonalocale
L’utilizzo dei Taser necessita di particolari attenzioni. L’uso su un portatore di dispositivo cardiaco può risultare letale. L’argomento necessita di approfondimenti.