LANCIANO – Ventotto gol subìti, un pareggio e nove sconfitte. E’ questo il bilancio del Lanciano nelle ultime dieci giornate di campionato. Il pesante ko incassato ieri pomeriggio contro Il Delfino Curi Pescara (2-6) è solo l’ennesimo boccone amaro della stagione.
La classifica piange. La società ha cambiato tecnico, ha inserito un direttore sportivo navigato, ma la realtà dei fatti dice che al momento nessun passo in avanti è stato compiuto. Sarebbe doveroso che la proprietà intervenisse quanto meno per spiegare i motivi di così tante sconfitte. Ai tifosi, quei pochi rimasti, che seguono ostinatamente le sorti rossonere.
Qualcuno potrebbe minimizzare addossando la colpa al valore tecnico della squadra. Ma è davvero così scarso il Lanciano? Ci sono realmente squadre molto più forti? E se così fosse, ha senso fare calcio in questo modo in una piazza che ha scritto pagine importanti dello sport abruzzese?
Si può sbagliare, nel calcio succede. Si può fallire un’annata, accade spesso. Ma si deve spiegare, raccontare. Bisogna metterci la faccia e assumersi le responsabilità.
Per la storia, per il blasone, o semplicemente, per rispetto dei colori rossoneri.