ROMA – Il presidente del Consiglio Meloni si è recato a Tripoli assiene ai ministri Tajani e Piantedosi (rispettivamente esteri e interni). Il capo di Eni Claudio Descalzi ha firmato un accordo di 8 miliardi di dollari per estrarre e fornire più gas al Bel Paese. È stato poi siglato un altro accordo per frenare le partenze dei migranti.
Meloni ha rassicurato le autorità locali che l’Italia “è pronta ad aiutare” la Libia per la sua crescita e il percorso verso elezioni “in tempi rapidi”. Ma ha anche avvertito che senza una stabilizzazione del Paese, ancora diviso in due governi a oltre un anno dal rinvio delle elezioni, tutto rischia di essere vano. E ha chiesto di “trovare soluzioni strutturali e verificabili” per contenere l’immigrazione irregolare.
“Lo storico legame tra Italia e Libia è destinato finalmente a rinsaldarsi grazie alla missione del nostro presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel quadro di un ‘Piano Mattei per l’Africa’. Lo dichiara il senatore Etelwardo Sigismondi, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Ambiente ed Energia di Palazzo Madama.
“Oltre agli importanti accordi finalizzati ad arginare l’immigrazione clandestina – prosegue il senatore – il nostro premier torna in patria portando in dote la firma tra Eni e Noc, che favorisce il processo di diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico per la nostra nazione e per l’Europa intera“.