VASTO – Abbiamo a che fare con un Dio preoccupato della nostra vera gioia. Ci raggiunge per indicare una via di pienezza. Che bello pensare a Gesù come nel Vangelo di Matteo che sale sul monte come un novello Mosé. Questa volta non è da solo, questa volta i discepoli salgono insieme con Gesù per fare esperienza di un nuovo comandamento, quello della beatitudine.
“Beati dunque i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli”, cioè di quelli che avvertono quel vuoto, quella pochezza, quel non bastare a sé stessi… C’è un modo nuovo di vivere che possono accogliere soltanto coloro che sanno di aver bisogno di essere salvati.
È da questa certezza che si sviluppa tutta la serie delle Beatitudini che sì sembrano declinate al futuro.
Non tutto si raccoglie qui, fruibile nell’immediato e nel presente, ma una cosa è certa: già oggi possiamo rallegrarci perché abbiamo capito da che parte sta Dio.
La nostra vita è un’incompiuta e tutto ha senso se è custodito in un futuro con Dio e in Dio. Rallegratevi ed esultate perché grande è la ricompensa nei cieli…
Torna una certezza: C’è un di più che il credente sa che gli verrà concesso. Quel di più di vita che già comincia a brillare nel nostro quotidiano se crediamo alla Parola e se costruiamo una storia in Cristo, con Lui, affrontando i fratelli.
Buona domenica a tutti!