di Fabrizio Scampoli
VASTO – Mentre il generale inverno affonda le sue sciabolate artiche in questi giorni di freddo, pioggia e neve anche nel territorio vastese, non appaia prematuro iniziare a discutere di programmazione della stagione turistica, il perno attorno al quale ruota l’indotto economico dell’intero comprensorio.
La scorsa stagione estiva passerà alla storia locale come quella dell’infinita polemica relativa al Jova Beach Party, alla tombatura di Fosso Marino e allo spostamento dei punti di ristoro presso la pineta in zona Bagnante.
Lungi dal voler rivangare la querelle dell’estate 2022, ci si comincia a chiedere che estate sarà quella che ci attende fra pochi mesi. Si parla già di almeno due/tre eventi da ospitare nell’area dove si è svolto l’happening di Jovanotti: ma l’assessore al ramo ha già fatto sapere che in quell’area non sarebbe possibile. Intanto, prevedibilmente, il torrente si è ripreso i suoi spazi e gli orripilanti tubi neri della canalizzazione rotolano allegramente lungo la spiaggia, quasi fossero una nuova specie di attrazione turistica.
Lunedì 8 maggio partirà proprio da Vasto la terza tappa del Giro d’Italia, che il giorno precedente vedrà l’arrivo della seconda frazione a San Salvo: per il territorio una imperdibile vetrina mondiale e dovremo cercare di arrivarci preparati, magari concludendo i lavori sulla pista ciclopedonale della Costa Verde dei Trabocchi o migliorando la nostra capacità ricettiva e l’offerta di bed and breakfast, alberghi e hotel, in molti casi poco competitiva rispetto ad altre località balneari.
Si potrebbe, in estate, come si tentò in passato, proporre il brodetto di pesce alla vastese, celeberrimo must della gastronomia locale, a prezzi più abbordabili, e altri piatti del territorio, in modo da fidelizzare la clientela. Dulcis in fundo, o in cauda venenum, a seconda della prospettiva, è il calendario della stagione estiva, che da anni trasmette l’impressione di essere qualcosa di improvvisato e raffazzonato.
Certo, è vero, siamo ancora a fine gennaio, ma in altri luoghi si stanno già pensando e progettando i vari calendari per la stagione turistica. Oggi, purtroppo, non è più sufficiente poter disporre di un mare pulito e della bandiera blu: occorre programmare eventi di piccola e grande rilevanza, se vogliamo davvero trasformare il turismo nell’inarrestabile volano economico della nostra città.