VASTO – Riceviamo e pubblichiamo dalla nota poetessa e docente Lucia Desiati.
Le poesie e le filastrocche svolgono un ruolo molto importante nella crescita di un bimbo, aiutandolo a sviluppare le capacità linguistiche. Molti studi hanno dimostrato che sin dalla tenera età cantare filastrocche e recitare poesie in rima, rinsaldano il legame con la mamma, stimolando al meglio la sfera cognitiva, in particolare se nei componimenti si evidenziano suoni con rime semplici e ripetitive esse vanno ad attivare specifici recettori aiutando i piccoli a formulare le prime parole e memorizzarle.
Organizzare un linguaggio poetico con i piccoli può sembrare complicato, ma attraverso un momento ludico le capacità cognitive e di memorizzazione si sviluppano in modo efficace unendo così il gioco e l’apprendimento (grazie per esempio alla simbolizzazione). Molti sono gli insegnanti che consigliano di intervenire con l’arte della maieutica, fra questi è interessante ricordare Maria Montessori, pedagoga di fama internazionale.
Questo è un insegnamento pedagogico che si orienta a sviluppare le capacità di acquisire apprendimenti portando l’allievo ad essere autonomo. È costruttivo leggere e spiegare ai bimbi le poesie e le filastrocche e fare in modo di affinare la loro sensibilità, portandoli a comprendere che i valori esistono indirizzandoli quindi, a riflettere ed avere il rispetto per tutto ciò che li circonda. La scrittura per l’infanzia in senso lato richiede fantasia, ma anche tanta consapevolezza, attenzione e padronanza di linguaggio, lo insegnava l’illustre Rodari nei suoi meravigliosi componimenti.
Poesia piccina picciò
Se la poesia è piccina picciò come te
sorridi e conta uno, due, tre.
Se un po’ grande tu sei
conta e canta quattro, cinque e sei.
Con il sette otto e nove
apri a tutti il tuo cuore.
Lucia Desiati