ATESSA – Si è tenuto ieri mattina, in occasione della settimana della memoria, l’incontro promosso dall’Omnicomprensivo “Ciampoli – Spaventa”, dall’amministrazione comunale di Atessa e dal Rotary Club Atessa Media Val di Sangro.
La dirigente scolastica, Liberata Colanzi, e il presidente Rotary, Nicola Priori, hanno aperto e chiuso i lavori con i saluti e i ringraziamenti istituzionali.
Gino Palone ha raccontato l’esperienza del padre internato in un campo militare. L’insegnante Gerarda Mirra ha parlato della vita degli Ebrei deportati nei campi italiani. Il sindaco, Giulio Borrelli, nel suo intervento, ha sottolineato che “il rischio del ripetersi di tragedie del passato, anche se in condizioni e in misura diverse, oggi esiste. Gli orrori della guerra in Ucraina, dopo 76 anni di pace in Europa, ci dicono che dobbiamo coltivare la memoria, che costruisce la nostra identità e fornisce gli anticorpi per evitare il riprodursi dei drammi del Novecento“.
“La memoria è fragile – ha evidenziato Borrelli – e si consuma con il passare del tempo, se non viene tenuta viva attraverso il dialogo tra le generazioni. Non dobbiamo limitarci all’indignazione e alla denuncia morale. La memoria deve servire per sapere che cosa è realmente accaduto con la Shoah, capire il perché e agire per estirpare ogni germe di incubazione degli orrori vissuti”.