ORTONA – Il gruppo politico “Solo Ortona nella testa” prepara una richiesta di convocazione urgente del Consiglio comunale al fine di condividere le osservazioni giunte a seguìto dell’approfondito studio sul progetto del Parco solare, che potrebbe essere realizzato sulla costa Nord di Ortona, il cui deposito scadrà il 16 febbraio, tra i più grandi d’Italia.
La società Fred Olsen Renewables Italy srl ha depositato alla Capitaneria di porto di Ortona una richiesta di concessione demaniale della durata di 40 anni per un’area di 4.583.765 metri quadrati, compresa tra i 2,5 chilometri dalla costa fino a 3,5 chilometri a largo. Dunque – per intenderci, si legge in una nota – dalla Riccetta fino a contrada Postilli, con un cospicuo impatto visivo poiché i pannelli seppur galleggianti saranno posizionati su piattaforme che si presume alte fino a 3 metri e una stazione di accumulo a mare che potrebbe essere alta anche 20 metri, a cui aggiungere i limiti di navigabilità e pesca, non solo nella stessa area ma fino a 500 metri di distanza dal suo perimetro, com’è prassi per la sicurezza dell’impianto e delle persone. Tecnicamente il progetto riguarda la realizzazione di un impianto fotovoltaico galleggiante di potenza nominale pari a 100 MW da installare nello specchio d’acqua marino antistante il comune di Ortona con un investimento complessivo di € 207 milioni 80mila 108 euro. L’impianto prevede ben 151mila 200 moduli posizionati su 40 piattaforme galleggianti, ciascuna di 200 metri per 200 metri, con un sistema di accumulo da 20 MW e di una stazione di trasformazione, entrambi da ubicare in prossimità dell’area di impianto offshore, successivamente, una volta innalzata la tensione di 150 kV e l’energia verrebbe trasferita al punto di consegna alla rete RTN, mediante un cavidotto a 150 kV parte marino e parte terrestre.
Al di là di ogni legittima posizione politica, riteniamo sia importante informare la città che sulla quasi totalità della nostra costa Nord potrebbe sorgere un Parco Solare che porrà vincoli di grande rilevanza, come quelli riguardanti la piccola pesca che si vedrà sottratta tutta l’area di pregio e di migliore produzione ittica, con il duplice effetto negativo di vedersi costretta a riversarsi tutta sulla parte rimanente verso San Vito, mentre il turismo, per la potenziale visibilità dell’impianto fino a 5 chilometri di distanza, come si legge nella relazione di impatto ambientale, subirebbe certamente un duro colpo poiché in pochi saranno attratti da una costa a vista pannelli solari anziché mare, a cui deve aggiungersi l’interdizione alla navigazione.
In aggiunta, – prosegue la nota – ci tocca sottolineare che sempre in contrada Postilli dovrebbe atterrare anche il cavidotto del Parco eolico di Vasto per il quale la maggioranza del Comune di Ortona non ha neanche attivato un canale d’informazione alla città.
E le ricadute positive? Non sono rese note, eppure il processo di governance, come riportato nella relazione generale dell’impianto, comporta consultazioni con i cittadini e le parti interessate ed inoltre nella relazione di impatto ambientale, seguendo le linee guida nazionali e sovranazionali, il progetto deve essere diretto a prevenire situazioni di contrasto con le comunità ed attività preesistenti se in linea con i principi diretti ad una sostenibilità ambientale.
A questo punto la nostra è una doverosa conclusione. Da minoranza ci siamo attivati per studiare la questione, formulare osservazioni, trovare le ricadute utili al nostro territorio e soprattutto informare e condividere la documentazione in nostro possesso con i cittadini, che potranno, tra l’altro, richiedere approfondimenti attraverso la nostra mail [email protected].
La maggioranza, nel mentre, confida troppo nel nostro impegno di studio e di dovere civico. Accade di continuo e per ogni questione di spessore come questa.
Che dire…..senza parole! Postilli è abbandonata a se stessa, ora anche il fotovoltaico….mi chiedo perchè non si fa ai saraceni? Meditate gente, meditate