CASALBORDINO – La Pro loco di Casalbordino, con il patrocinio del Comune, presenta il “Convegno sull’Alzheimer anno 2023”. L’evento si terrà il 29 gennaio 2023 alle 18:00 presso l’auditorium Tito Molisani.
Abbiamo intervistato la dottoressa Claudia Sacchet, che parteciperà all’iniziativa. Specialista in Geriatria, Sacchet ha lavorato all’ospedale di Imola dove coordinava il Centro esperto Demenze, e poi in Geriatria a Vasto dove ha diretto il DH e si occupava, fra il resto, del CDCD (Centro Disturbi Cognitivi e Demenze). Ora è presidente della Sezione Regionale Abruzzo-Molise della SIGOT (Società Italiana Geriatria Ospedale Territorio). Fa parte del Direttivo dell’AVI (Alzheimer Vasto Italia) e coordina per tale associazione il Caffè Alzheimer e i corsi di formazione per caregiver.
“Il numero di persone affette da disturbo neurocognitivo – afferma Sacchet – più noto come demenza, è sottostimato: in Italia almeno un milione di persone; nella zona compresa fra Vasto, San Salvo e Casalbordino almeno mille persone sono verosimilmente colpite da questo problema, in diverso stadio di gravità: questo dato si ricava dagli studi epidemiologici, che indicano una prevalenza del 5-8% nella popolazione di età superiore ai 65 anni. Nelle persone oltre gli 85 anni la prevalenza può arrivare al 50%. Si tratta infatti di una patologia che aumenta con l’avanzare dell’età e quindi più una popolazione è vecchia più aumentano i malati, con importante coinvolgimento delle famiglie e grossi problemi di gestione domiciliare, di “peso” sulle strutture sanitarie, assistenziali. Molto spesso la diagnosi è tardiva, quando il carico assistenziale supera le capacità della famiglia di far fronte al problema. Sono più colpite le donne, anche perché prevalgono nella popolazione anziana“.
Quali sono i primi campanelli di allarme che devono destare preoccupazione?
“I primi campanelli d’allarme – commenta – possono essere molto diversi in relazione al tipo di demenza di cui la persona soffre, ma se ci riferiamo alla forma più nota (demenza tipo Alzheimer) anche perché effettivamente più diffusa, i disturbi più frequenti sono quelli di memoria cosiddetta episodica, che cioè colpisce la capacità di apprendere nuovi dati e si manifesta nella incapacità di ricordare fatti, eventi, elementi anche della vita di tutti i giorni, che si sono verificati da poco tempo (lo stesso giorno, i giorni precedenti) o di ricordare appuntamenti, impegni, oltre a difficoltà nel trovare e pronunciare i nomi di oggetti o altro che si traduce in problemi nella conversazione, ma anche difficoltà nel riconoscere luoghi fuori dall’ambiente domestico con problemi di orientamento, difficoltà a riconoscere volti di persone, ad essere consapevoli del la data (disorientamento temporale). Tutto ciò si traduce da una parte nella tendenza della persona ad evitare situazioni sociali con isolamento e peggioramento, dall’altra nella progressiva incapacità a gestire la propria vita in modo autonomo”.
Quali consigli si sente di condividere con i nostri lettori per quanto riguarda la prevenzione?
“La prevenzione – prosegue Sacchet – si fa in particolare cercando di prevenire le complicanze delle patologie che si associano alle forme di demenza vascolare ma che, come ormai noto, sottostanno a tutte le patologie neurodegenerative dell’età adulta e anziana: diabete, ipertensione arteriosa, dislipidemia, fumo, abuso di alcool e sostanze. Quindi risultano fondamentali lo stile di vita attivo, l’attività fisica, l’alimentazione/nutrizione adeguate e sane ma accanto ad esse è fondamentale il mantenimento di una vita sociale e di relazione ricca e soddisfacente e la correzione di deficit sensoriali in particolare vista e udito“.
“Purtroppo – conclude – le terapie farmacologiche attualmente disponibili non sono “curative” ma sono in grado e solo in parte di dilazionare nel tempo le fasi più avanzate; c’è grande aspettativa nelle nuove molecole (anticorpi monoclonali ed altri) di cui si parla spesso sulla stampa ma che non sono ancora a disposizione reale della popolazione, in particolare in Italia. C’è invece necessità di aumentare e assicurare sostegno alle situazioni di supporto alle famiglie e a chi assiste i malati (caregiver) attraverso centri di incontro, centri diurni, Caffè Alzheimer, in cui vengono utilizzate tecniche chiamate “non farmacologiche” , che sicuramente hanno dimostrato di procurare sollievo ai malati, minore necessità di terapie neurolettiche per il controllo dell’agitazione, ecc., e di aiutare i famigliari nella gestione delle persone malate, riducendo anche il ricorso al collocamento in strutture residenziali“.
Interverranno nel corso dell’evento di Casalbordino
Patrizia Corvino: Tragedia Alzheimer – poesia
Nicola Tiberio – Presidente Pro Loco di Casalbordino: Presentazione Evento
Maria Teresa Del Gesso – Presidente AVI: Presentazione Associazione AVI
Dott.ssa Claudia Sacchet: Breve inquadramento delle demenze
Dott. Paolo Colacioppo: Raccontarsi per Ritrovarsi
Dott. Pompilio Simone Giacomucci: RSA e residenze per anziani
Dott.ssa Evelyn Di Santo: Caffe Alzheimer supporto ai familiari
Conclusioni – Filippo Marinucci Sindaco di Casalbordino
Per informazioni: Nicola Tiberio 338-7641622 – Andrea D’Aurizio 333-5488273 – Milva Micoli 339-7918728