FOSSACESIA – Fossacesia, città che annovera come Cittadina Onoraria la Senatrice a vita Liliana Segre, celebra la Giornata della Memoria, una ricorrenza internazionale stabilita dall’Onu nel 2005 per commemorare le vittime della Shoah. Fu scelta questa data per ricordare l’evento simbolico accaduto il 27 gennaio del 1945 quando le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. In Italia, l’istituzione della Giornata della Memoria il 27 gennaio precedette di cinque anni la risoluzione dell’Onu. L’amministrazione comunale ha organizzato un incontro con gli alunni delle classi quinte della scuola Primaria alla quale prenderanno parte il sindaco, Enrico Di Giuseppantonio, l’Assessore alla Cultura, Maura Sgrignuoli, la dirigente scolastica Rosanna D’Aversa, la consigliera comunale alla pubblica istruzione, Ester Sara Di Filippo, il corpo docente della scuola Mario Bianco, il presidente del Consiglio d’Istituto, Carlo Luciani.
“Per i nostri ragazzi, adulti di domani, ascoltare i racconti che abbiamo dedicato alla Shoa servirà per la loro formazione e per il loro diventare cittadini maturi e consapevoli che la libertà e l’umanità di ogni uomo e donna sono valori inviolabili e non negoziabili. Il significato di questa Giornata è soprattutto quello che quelle pagine oscure e terribili non vadano perdute e compongano la coscienza civica di ognuno – ha rimarcato il sindaco Di Giuseppantonio -. La libertà e l’uguaglianza degli esseri umani, insieme alla dignità di ciascuno e alla promozione della pace, hanno assunto il rango di valori di riferimento irrinunciabili anche e tanto più in seguito alle conseguenze causate dal loro mancato rispetto nel secolo scorso. La nostra amministrazione, non da oggi, è impegnata a proseguire nella difficile opera di sconfiggere l’ignoranza sulla Shoa e a contribuire alla costruzione di un mondo più giusto, fondato sui principi di libertà e democrazia”.
Per l’Assessore alla Cultura Sgrignuoli “documentare, parlare, capire quanto avvenuto è necessario perché non succeda più e prevalga sempre che la ricchezza dell’individualità, richiede comunque rispetto. Il dolore dell’Olocausto di milioni di esseri umani, è certamente una parte fondativa del nostro presente, ma c’è il rischio che oggi venga sfumato col passare degli anni. Perché ciò non avvenga dobbiamo invece diffondere incessantemente i valori che quella tragica esperienza ha insegnato all’Europa e al mondo intero”.