VASTO – Domani al teatro Madonna dell’Asilo, lo spettacolo teatrale “Arte e Memoria”. Durante la mattinata sarà fruito dalle scolaresche e nel pomeriggio, alle 18:30, sarà aperto alla cittadinanza. “L’iniziativa rientra nel calendario di eventi messo in campo dall’amministrazione comunale con il prezioso contributo di tante realtà associative e del Terzo settore, come in questo caso la Sezione Anpi “Vittorio Travaglini” di Vasto e il Club per l’Unesco di Vasto” ha dichiarato il sindaco Francesco Menna.
“Si tratta di un’iniziativa promossa dal Comitato artistico lancianese (Cal) e dall’Unione delle Comunità Romanès in Italia (Ucri) realizzata in collaborazione con l’Unione dei Giovani Ebrei Italiani (Ugei) – ha precisato il presidente della Sezione Anpi “Vittorio Travaglini” di Vasto, Domenico Cavacini.”Un progetto in condivisione che vede protagonisti i rappresentanti nazionali delle Comunità Romanès e quelle ebraiche che illustreranno gli elementi principali della Shoah e del Samudaripen, gli olocausti patiti durante la seconda Guerra mondiale, che accomunano questi grandi popoli.”
Una memoria a più voci narrata dai discendenti dei diretti interessati, che hanno avuto deportati nelle proprie famiglie, che hanno ascoltato con le loro orecchie le storie di quei giorni.
“Il dialogo Memoria a più voci – ha proseguito la presidente del Club per l’Unesco di Vasto, Bianca Campli – è parte di un evento che fonde il teatro con la musica e alterna i dialoghi alla storia del pugile Sinto Johann Trollmann che trovò la morte nei campi di sterminio a causa della sua etnia per proseguire con le musiche che accompagnano questa memoria, ricca di cultura, elementi storici e spunti di riflessione per la crescita umana di ogni fascia d’età”.
“Si rinnova la consolidata collaborazione con l’operosa sezione cittadina dell’Anpi e con il Club per l’Unesco di Vasto che svolgono un qualificato servizio al valore della memoria, dimensione che fonda la cultura e dà senso al nostro vivere di comunità – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Nicola Della Gatta. “È necessario – ha concluso – tenere vivo il ricordo di quanta inumanità abbia caratterizzato l’olocausto, di quale orrore, efferatezza, crudeltà abbia animato i nazisti e i suoi alleati, condannando a morte un intero popolo”.