LANCIANO – Le associazioni Legambiente, Fiab, Asvis, Kyoto Club, Vivinstrada, Ancma, Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, Amodo hanno inviato al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, una lettera per aprire un tavolo di discussione sul tema Città 30. Lo fanno sapere con una nota Rita Aruffo e Stefano Luciani di Europa Verde Frentania.
“L’istituzione delle Città 30 è il provvedimento più innovativo ed efficace per contrastare l’incidentalità sulle strade urbane, – si legge – in quanto coniuga una drastica riduzione delle stragi stradali, l’integrazione tra le diverse composizioni modali di trasporto, il rispetto degli impegni climatici, il miglioramento della vivibilità, oltre che una significativa fluidificazione del traffico”.
Occorrono “nuove politiche più rapide ed efficaci, in grado di cambiare le città, le strade, il sistema della mobilità, gli stili di vita e di guida, per fermare crisi climatica e strage stradale. Tutto questo in conformità con quanto richiesto dal Piano nazionale sicurezza stradale 2030 (Pnss). Come ampiamente dimostrato – prosegue la nota – il fenomeno del traffico indotto è la manifestazione nel campo dei trasporti di quella legge economica nota come induzione della domanda: quando costruisci nuove strade o allarghi le strade esistenti la gente userà di più la macchina, generando più traffico. Vale anche per altre azioni: quando raddoppi una linea ferroviaria, raddoppi una linea aerea, raddoppi una pista ciclabile, l’effetto finale sarà che, grazie alla maggior convenienza di transito, ci saranno più passeggeri su treni e aerei, più persone useranno la bicicletta”.
“Quindi – continua Europa Verde Frentania – più faciliti l’uso dell’automobile, più ne incoraggi diffusione e uso. Tra l’altro la diffusione di auto è arrivata a numeri eccessivi. In Italia si contano circa 640 auto ogni 1000 abitanti. A Lanciano nel 2016 si contavano 669 auto ogni 1000 abitanti. Inoltre si aggiunga che ogni giorno l’auto è usata per percorrere pochi chilometri, mentre il 95% circa del tempo è parcheggiata e la velocità media nel centro urbano si attesta tra i 20 e i 30 km/h e si abbassa sotto i 10 km/h nelle ore di punta. Quindi la soluzione, come già indicato da molti studi, non è riaprire strade o tratti stradali, o costruirne di nuove per snellire il traffico, perché con queste pratiche il risultato è proprio opposto a quello sperato. Come sta accadendo in diverse città d’Europa e d’Italia, riteniamo che a questo punto sia arrivata la necessità di trovare le soluzioni in altro tipo di azioni. Una di queste è la cosiddetta Zona 30: parte, o la totalità, delle strade urbane con un limite di velocità di 30 km orari”.
“I vantaggi di questa soluzione – spiegano Aruffo e Luciani – sono evidenti nelle città che l’hanno già adottata: incidenti diminuiti e meno gravi; meno traffico; meno rumore; le strade possono essere ripensate dando più spazio a pedoni, biciclette e attività commerciali; sensibilizzazione dei cittadini sul tema della mobilità dolce; aumento dei ciclisti; diminuzione conseguente dell’uso dell’auto; diminuzione dei livelli di inquinamento; tempi di percorrenza quasi inalterati. Insomma è un’iniziativa che punta a riequilibrare lo spazio pubblico, riducendo le aree della strada dedicate alle auto con l’inserimento di piste ciclabili e l’allargamento dei marciapiedi, in modo da creare spazi più vivibili per le persone”.
“Chiediamo – conclude la nota – all’amministrazione di Lanciano di prendere in considerazione questa opportunità. Lanciano Città 30 può rappresentare il primo tassello di una serie di azioni coraggiose, ma improcrastinabili, come da noi proposte nel Pums (Piano urbano di mobilità sostenibile): nuovo piano per il trasporto pubblico urbano, nuove ZTL, estensione dell’area pedonale, corsie ciclabili estese per l’intera città, nuovo piano del traffico, revisione dei parcheggi a pagamento. Tutto questo a beneficio del cittadino per rendere Lanciano una città moderna, sostenibile e a misura di bambino“.