ROMA – È stato arrestato, dopo trent’anni di latitanza, Matteo Messina Denaro, ritenuto l’ultimo padrino di Cosa Nostra.
Plauso al lavoro dei Ros dei carabinieri. “Ci congratuliamo con i nostri colleghi – ha detto Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma, sindacato dell’Arma dei carabinieri – che non si sono mai dati per vinti in questi anni nella lotta alla criminalità organizzata e che passeranno ora alla storia facendo trionfare la giustizia”.
“L’arresto di oggi – ha aggiunto Nicolosi – conferma la grande competenza delle forze dell’ordine, soprattutto nell’analisi dello scenario malavitoso italiano, senza il quale sarebbe stato impossibile escogitare una modalità d’intervento efficace. In tal senso fu ‘premonitrice’ la dichiarazione di Salvatore Baiardo, a suo tempo persona di fiducia dei boss Graviano, che nel novembre 2022, svelò in tv le condizioni di salute precarie di Matteo Messina Denaro, palesando la possibilità di un suo arresto“.
“La nostra più totale ammirazione al procuratore della Repubblica di Palermo, Maurizio De Lucia e l’aggiunto Paolo Guido, per aver guidato le operazioni e aver portato in alto il nome della giustizia”, ha concluso il segretario generale Unarma.
Secondo quanto riferisce l’Ansa, Matteo Messina Denaro è stato catturato a Palermo, “all’interno di una clinica privata dove un anno fa era stato operato e da allora stava facendo delle terapie in day hospital. Nel documento falso esibito ai sanitari c’era scritto il nome di Andrea Bonafede“.