VASTO – Se pensiamo al fatto che nel Vangelo incontriamo Giovanni Battista che per due volte dice: “Io non lo conoscevo” e si riferisce a quel Gesù – che è anche un suo lontano parente-. Eppure per ben due volte il testo biblico ci dice che egli non lo conosceva. In che senso?
Certo, non lo conosceva per quello che poteva ancora manifestare di Sé, quel mistero di Dio che si è fatto Uomo. E soprattutto quella tipologia di Messia che viene a rompere gli schemi che Giovanni Battista immaginava. Sì, perché quel Gesù di Nazareth si fa conoscere in un modo nuovo …
E se Giovanni Battista dice “Io non lo conoscevo”, quanto più ognuno di noi dovrebbe imparare questa umiltà: “Non ancora conosco in profondità Dio“, anche se Egli ha preso le vie dell’Umanesimo…
Noi siamo ancora troppo distratti e ancora presi dalle nostre immagini sbagliate di Dio. Abbiamo da ri-conoscere Gesù come Colui che è l’Agnello di Dio che…toglie IL peccato, al singolare, perché c’è un peccato alla radice di tutti gli altri, cioè l’egoismo che ci porta all’illusione di poter essere felici da soli… Quell’Agnello si carica del peccato del mondo… Lo si può riconoscere come Via di salvezza…
A noi la scelta… Davvero auguro a me e a ciascuno la capacità di seguire quell’Agnello di Dio indicato da Giovanni Battista.
Buona domenica a tutti.