TERAMO – Ha tentato di portare ben 42 pasticche di droga e una carta per prelievo contanti al convivente detenuto nel carcere di Teramo, ma l’attenzione e lo scrupolo investigativo del personale di polizia penitenziaria hanno scoperto l’illecito e la donna è stata fermata.
A dare la notizia è il segretario provinciale di Teramo del sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe, Giuseppe Pallini. “Nella giornata del 12 gennaio, – si legge in una nota – al reparto Colloqui, si era presentata una donna italiana per incontrare il convivente detenuto. Gli accertamenti della polizia penitenziaria hanno scoperto che la donna aveva abilmente occultato nelle parti intime sostanza stupefacente del tipo “subxone” e una carta di credito per consegnarli al convivente detenuto”.
“Il nostro encomio – prosegue la nota – va ai colleghi in servizio a Teramo, coordinati dal dirigente di polizia penitenziaria, Livio Recchiuti, che mantengono alta la guardia, opponendo la propria azione con grande professionalità a garanzia della legalità, come in questa occasione, per altro senza l’ausilio di unità cinofile, più volte invocato dal Sappe come servizio imprescindibile per evitare lo spaccio di droga nelle carceri“.
Il Sappe riferisce che, sempre il 12 gennaio, è avvenuto il rinvenimento di un telefono cellulare e otto schede sim all’interno di una cella occupata da un detenuto italiano durante la perquisizione nel reparto Detenuti circuito comuni.