LANCIANO – Gli agenti della sezione anticrimine del Commissariato di Lanciano hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentanti dalla persona offesa e dai prossimi congiunti della stessa, con divieto di comunicare con i predetti con qualsiasi mezzo, nei confronti di una cittadina lancianese di 55 anni. Lo fa sapere con una nota la polizia di Stato.
Il provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale di Lanciano su richiesta della locale Procura della Repubblica.
“L’attività d’indagine è scaturita a seguito di denuncia sporta da un uomo frentano di 58 anni per atti persecutori, il quale dopo aver intessuto una relazione sentimentale con l’indagata, successivamente cessata, è stato oggetto per circa 6 mesi di ossessive e sistematiche condotte offensive a carattere persecutorio”.
Si tratta di “reiterati comportamenti molesti e minatori consistenti in numerosi messaggi inviati con cadenza quotidiana tramite Whatsapp, chiamate continue ed insistenti anche nottetempo sull’utenza privata della persona offesa nonché ponendo in essere pedinamento, proferendogli minacce e frasi ingiuriose anche sulla pubblica via”, prosegue la nota.
Tali condotte hanno ingenerato nell’uomo e nei suoi familiari un perdurante stato di ansia, turbamento e tensione tale da spingerlo a chiedere aiuto alla polizia.