CHIETI – Non si è ancora spenta l’eco dell’aggressione avvenuta ai danni di Antonella Panara e la piccola Wendy lo scorso 31 dicembre a Chieti che ecco di nuovo un caso che preoccupa la città. Martedì 3 si è verificata una nuova aggressione ai danni di un giovane azzannato da un cane di razza Dobermann nei pressi del Pala Tricalle di Chieti.
Al di là della dinamica dell’episodio, quello che risulta sconcertante è la ferocia dell’animale rivolta verso l’uomo. Quindi non un’aggressività intraspecifica come nei casi della piccola Margot il 22 aprile scorso e di Wendy.
L’altra parte del guinzaglio torna a fare un nuovo appello, ancora più pressante: “è necessaria una presa di coscienza da parte dei proprietari di cani.
“Bisogna essere formati e informati sui bisogni, – si legge in una nota – attitudini e necessità dei nostri amici a 4 zampe. Occorre rispettare la normativa per non costituire un pericolo per animali e persone”.
“È ora di agire perché non è accettabile che in un paese civile si debba aver paura di uscire di casa“, conclude.
Pronta la risposta dell’assessore comunale all’Igiene e sanità, Fabio Stella, che ha dichiarato: “Inaspriti controlli e multe, ma è indispensabile fare segnalazioni al Comune. Da parte nostra massima attenzione e l’intenzione a procedere con i corsi per educare i proprietari”.
Per quanto riguarda l’attività di contrasto e lotta al randagismo, “in un anno – ha precisato l’assessore – abbiamo catturato più di 100 cani, accolti successivamente nel canile municipale. Alcuni sono stati adottati grazie anche all’ottimo lavoro che svolge l’associazione che gestisce la struttura. Procedono pure l’attività di controllo da parte della polizia municipale, tanto che solo ieri sono state elevate 5 sanzioni, fra deiezioni e mancanza del guinzaglio e cattiva custodia degli animali da 150 euro l’una“, ha spiegato Stella.
“Il nuovo episodio di aggressione dimostra che ci sono delle criticità che non possono essere risolte solo dal Comune – ha proseguito – . Tutti gli episodi accaduti fino ad oggi sono riconducibili a cani di proprietà e al cattivo comportamento dei proprietari. Proprio per questa ragione, come amministrazione, chiediamo una maggiore collaborazione ai cittadini, soprattutto sulle segnalazioni che devono essere fatte al Comune ufficialmente, attraverso mail o pec o contattando gli uffici direttamente e non attraverso i social, perché la community è talmente vasta che non possono essere monitorati tutti i casi. Spesso le segnalazioni non sono attendibili, né facilmente verificabili. Questo è di certo un effetto controproducente sull’effetto dell’azione, perché le segnalazioni inattendibili tolgono tempo a chi deve verificarle, a discapito di quelle reali e dei problemi che effettivamente esistono”.
“Oltre al problema della sicurezza, – ha concluso l’assessore comunale di Chieti – la giunta ha adottato un comportamento più severo nei confronti di chi compromette il decoro urbano con le deiezioni degli animali, perché questo è un altro aspetto su cui il cittadino deve essere più rispettoso delle regole. Per quanto riguarda i corsi, che il Comune organizza in sinergia con l’Asl, noi abbiamo già espletato tutti gli atti formali, stiamo aspettando che l’Asl dia la disponibilità dei docenti che dovranno formare quanti parteciperanno”.