CUPELLO – Sorridenti e soddisfatti Graziana Di Florio (Cupello), Emanuela De Nicolis (San Salvo), Francesco Menna (Vasto) e Daniele Carlucci (Scerni) per la neonata società in house Civeta che dalle vecchie ceneri del consorzio commissariato, rappresenterà il volano dell’economia vastese.
Grazie ai fondi Pnrr, tre grandi progetti già approvati, permetteranno al territorio d’investire su ambiente, turismo e cultura con ricadute occupazionali non indifferenti. All’incontro in un ex granaio magistralmente ristrutturato e trasformato in sala multimediale del Comune di Cupello, c’erano anche il presidente della Commissione regionale all’Ambiente, Manuele Marcovecchio, e Luigi Sammartino, direttore tecnico del Civeta (la cui vecchia dicitura è Consorzio intercomunale del Vastese, ecologia e tutela dell’ambiente). Assente giustificato Arturo Scopino, presidente della Comunità montana Sangro-Vastese.
Quasi 33 milioni di euro, di cui la parte più imponente spetta al biodigestore, impianto di produzione di biometano ricavato da frazioni organiche dei rifiuti urbani, attraverso un processo di digestione anaerobica. Un gioiello da 20 milioni e mezzo d’euro che non ha incontrato “una comunità d’intenti di tutti i Comuni soci – ha detto il direttore Sammartino – ma si tratta di un investimento fondamentale sia a livello di prestazioni ambientali sia di sinergia con altri soggetti superiori”. Coronamento di un progetto ideato 10 anni fa e che nel 2023 ne fa il più grande impianto di produzione di biometano in Abruzzo.
Il secondo progetto riguarda la creazione di un impianto di essicazione e recupero dei fanghi di depurazione, “Moderno e totalmente green – si legge nella nota diffusa – ha come obiettivo il trattamento dei prodotti di scarto degli impianti di depurazione delle acque”. Un lavoro che finora è stato esportato fuori regione, con costi immani di trasporto e di conferimento. Con questo progetto di quasi 10 milioni di euro, invece, il Civeta diventerà sede di esclusiva produzione regionale.
Il terzo progetto approvato fa riferimento alle Green Communities (Comunità verdi), che interesserà diversi Comuni soci con lo slogan “Solo insieme si vince“. L’importo ammonta a due milioni 400mila euro e rappresenta una vera e propria vittoria del territorio sul resto della regione. “Lo abbiamo vinto per un soffio, per volere della Provvidenza”, ha ricordato Nicandro Gambuto, docente vastese che, sulla base di una sua tesi sperimentale, ha inteso realizzare un’onovia, percorso turistico da attraversare a cavallo di un asino, con annesso Green village e produzione di latte d’asina. “Il finanziamento era destinato al Comune di Salle (Pescara) – hanno precisato Sammartino e Gambuto – che un’ora prima di noi aveva presentato il progetto al ministero Affari regionali. Poi un errore lo ha escluso dal bando e noi che eravamo dopo, siamo stati i beneficiari”.
Tutti e tre i progetti dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2026. Per la loro realizzazione sarà necessario formare personale in tutti gli ambiti, a partire dalla ricerca a ruoli tecnico-amministrativi, contabili e tutta le maestranze utili alla produzione che un impianto industriale di queste dimensioni si avvia a macinare.
Il consigliere regionale Marcovecchio ha ringraziato i sindaci firmatari della trasformazione che “oggi non hanno alcuna preclusione di passare ulteriormente a un passaggio di Società per azioni” né di “avere le porte chiuse ai Comuni soci che non hanno aderito“, ha ribadito il sindaco di Vasto Menna.
“Abbiamo l’obiettivo – ha aggiunto De Nicolis per San Salvo – di creare ricchezza con i rifiuti“. “Lo potevamo fare già nel 2013 – ha sostenuto Di Florio, sindaco di Cupello – ma noi non eravamo qui e orgogliosi di esserlo adesso perché abbiamo creato una srl in meno di un anno“.
“Oggi è un giorno importante per il nostro territorio – ha ribadito Carlucci, sindaco di Scerni – perché il Civeta finisce di avere il commissariamento e noi dovremo gestire responsabilmente 33 milioni di euro“. Lontani da colori politici e convenienze di ogni tipo perché da ‘Cenerentola d’Abruzzo’ (Marcovecchio) s’è trasformata in principessa del territorio. “Come si cambia per non morire“, hanno chiosato all’unisono Menna e Marcovecchio ricordando un brano della cantante Fiorella Mannoia.