di Nicola D’Adamo
Una delle priorità più importanti per Vasto (e forse anche per San Salvo) è il completamento della “Via Verde della Costa dei Trabocchi”, finora realizzata solo a metà, vale a dire solo da Ortona alla stazione di Torino di Sangro.
Questa prima metà, da tempo ultimata, verrà collaudata a breve ed a maggio ospiterà la prima tappa a cronometro del Giro d’Italia, con grossa ricaduta in termini pubblicitari.
Ma non per Vasto. Per noi c’è l’aggravante che a livello nazionale sta passando l’idea che la Costa dei Trabocchi sia solo la zona di Fossacesia – San Vito. Il problema quindi è serio e se non si dà un’accelerata, Vasto rischia di perdere per sempre questa grande opportunità per il nostro turismo.
Di qui i numerosi appelli al Presidente della Provincia Francesco Menna affinchè prepari il varo dei necessari provvedimenti nel più breve tempo possibile per il completamento dei lavori della Via Verde da Torino di Sangro fino a Vignola.
Il sogno di molti è di vedere tutto completato alla fine del 2023. Ma obiettivamente i problemi che Menna ha ricevuto in eredità dai suoi predecessori sono tanti e difficili da risolvere: partendo da nord, a Torino di Sangro in loc. Dragoni una frana ha fatto scivolare un pezzo del tracciato ferroviario; a Casalbordino la pista ciclabile dovrebbe attraversare il centro del Lido; a Punta Aderci l’attuale tracciato dentro la Riserva non va bene per le bici da corsa, per cui forse converrebbe ipotizzare una bretella esterna (se non si vuole che la Riserva rappresenti un blocco alla circolazione nord-sud); e infine c’è da definire e realizzare il tratto dalla Riserva fino a Vignola.
Inoltre il Comune di Vasto deve decidere anche come collegare la Via Verde – che finisce alla ex Stazione di Vasto – alla pista ciclabile Vasto Marina – San Salvo. E di proposito tralasciamo l’altro problema dell’acquisizione delle ex stazioni, della loro ristrutturazione e destinazione finale.
Per il 2023 – dicono in molti – concentriamoci sulla realizzazione dell’altra metà della Via Verde (da Torino di Sangro a Vignola), poi pensiamo al resto.
L’appello quindi, non solo alla Provincia ma anche alla Regione e al Comune, è di seguire “quotidianamente” l’iter di approvazione dei necessari provvedimenti per concludere i lavori entro il 31 dicembre 2023.
Questo è l’auspicio di molti vastesi per l’anno che inizia!