ABRUZZO – Il nuovo anno comincia male per gli automobilisti e per i consumatori. Si cominciano a vedere da oggi gli effetti dei primi rincari del carburante e dei pedaggi. Nel caso del rincaro dei pedaggi, questo non avveniva dal 2018.
Come già spiegato ieri, i rincari del carburante sono dovuti alla mancata proroga dello “sconto” dell’esecutivo guidato da Mario Draghi a marzo del 2022. Il costo della benzina salirà quindi di almeno 18 centesimi a litro, comportando un aumento complessivo della spesa soprattutto nel lungo periodo.
Per quanto riguarda le autostrade, ci sarà un aumento pari al 2%, almeno.
Questa situazione, come evidenzia Coldiretti, colpirà ancora una volta i risparmi dei cittadini italiani e delle imprese, visto che l’85% delle merci viaggia su strada.
Sempre secondo Coldiretti l’aumento è destinato a contagiare l’intera economia nazionale perché se salgono i prezzi del carburante si riduce il potere di acquisto delle famiglie che hanno meno risorse da destinare ai consumi. Il sistema agroalimentare subirà danni importanti perché, spiega l’associazione di categoria, i costi della logistica arrivano a incidere dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura (secondo una analisi effettuata attraverso dati Ismea).