LANCIANO – È Vincenzo Casolino, il nuovo direttore della Chirurgia di Lanciano. È stato nominato a conclusione della selezione portata a termine alcune settimane e che lo ha visto collocarsi al primo posto nella terna indicata dalla Commissione esaminatrice. Approdato al “Renzetti” nel 2006, ha assunto la responsabilità dell’Unità operativa dopo il collocamento a riposo di Lorenzo Mazzola, che lo aveva guidato per oltre 15 anni.
Dopo la laurea e la specializzazione, entrambe conseguite all’Università di Pavia, Casolino vanta anche un Master in Chirurgia laparoscopica, Coloproctologia, Day surgery e in Patologia tromboembolica venosa.
Si è formato, nella fase iniziale della vita professionale, al Policlinico di Pavia e all’ospedale “San Martino” di Genova, e successivamente in Veneto.
Ha all’attivo tremila 300 interventi chirurgici come primo operatore, e ha eseguito mille 700 prestazioni su pazienti stomizzati, mentre sono più di mille 800 le visite specialistiche in ambito proctologico. È coautore di 48 pubblicazioni scientifiche su riviste mediche.
Al “Renzetti” ha seguito, in special modo, l’ambulatorio di proctologia e quello per la rieducazione degli stomizzati.
“Al nuovo primario vengono richieste – riferisce in una nota l’Asl Lanciano Vasto Chieti – competenze specifiche nella chirurgia addominale con l’utilizzo delle tecniche più innovative e mini invasive, la capacità di creare reti con le altre unità operative e di integrazione con il territorio, e di sviluppare nuovi modelli di organizzazione che permettano di ottimizzare la diagnosi e la cura nei vari setting assistenziali, in particolare nel percorso dell’emergenza-urgenza”.
Casolino ha sottoscritto il contratto oggi stesso. Assumerà il nuovo ruolo a partire dal 1° gennaio.
“La nomina del nuovo primario è stata l’occasione per il direttore generale della Asl, Thomas Schael, per ringraziare Lorenzo Mazzola per l’importante lavoro svolto a Lanciano, dove ha portato l’esperienza maturata in ospedali di grandi città e le innovazioni della moderna chirurgia”, conclude la nota.