ABRUZZO – La crisi generatasi prima dalla pandemia e poi dalla situazione in Ucraina con il conseguente aumento delle bollette energetiche sta intaccando i risparmi degli abruzzesi e di tutti gli italiani.
Dopo tre anni di crescita e di risparmio, quest’anno la tendenza ha preso un’altra direzione e sono stati bruciati più di 50 miliardi di euro.
A luglio, i risparmi degli italiani depositati nelle banche erano pari a 2097 miliardi di euro, mentre a ottobre la cifra è calata a 2047. Una diminuzione “solo” del 2,4%, che però è allarmante secondo gli esperti che anticipano come questa situazione potrebbe avere delle ripercussioni sugli istituti di credito.
Fino all’inversione di tendenza, da oltre tre anni la situazione era quella di crescita costante e regolare: 1.823 miliardi a dicembre 2019, 1.956 miliardi a dicembre 2020, 2.050 miliardi a ottobre 2021, 2.075 miliardi a dicembre 2021. Una tendenza all’accumulo che è proseguita per tutto l’anno in corso, salvo invertire la rotta da agosto in poi.
Sono soprattutto i conti correnti gli strumenti di accumulo (erroneamente) più utilizzati da imprese e privati: vengono adoperati per risparmiare e allo stesso tempo per attingere liquidità in tempi brevi. Per questo motivo molti esperti consigliano di utilizzare altri modi per conservare i propri risparmi, utilizzando per esempio piani di accumulo o altri depositi rimborsabili con preavviso, in modo da far fronte all’inflazione in aumento.