LANCIANO – In un centro storico addobbato e illuminato da artistiche luminarie, cresce l’attesa per il ritorno della “Squilla”, uno degli eventi invernali più sentiti dalla popolazione frentana. Il 23 dicembre di ogni anno, verso l’imbrunire, le strade della cittadina si riempiono di gente che va e viene in attesa delle ore 18:00.
A quest’ora, infatti la campana posta sulla torre civica inizia a suonare dando il segnale ai campanili di altre chiese nei paraggi, che un’ora più tardi suoneranno a loro volta. Inizia così la festa e il rito tradizionale che si ripete a Lanciano da più di quattro secoli. È un momento molto coinvolgente dal punto di vista spirituale per chi crede, ugualmente suggestivo per chi si sente ateo.
La festa si articola in due momenti, ve li raccontiamo entrambi. Il primo è quello pubblico, la festa in piazza. Durante la serata si incontrano tante persone e ci si scambia caldamente gli auguri di buon Natale. Questo prima delle ore 19:00, orario in cui, come da tradizione, le strade si svuotano improvvisamente perché prende il via la seconda parte del rituale, questa volta all’interno delle case.
Mentre fuori le campane di tutte le chiese della città suonano senza sosta, tutti i familiari si ritrovano nell’abitazione del più anziano dove comincia la tradizionale festa domestica. Il più anziano accoglie i più giovani che entrano in casa, dal più grande al più piccolo, dando vita ad una vera e propria processione “casalinga” che serve anche per superare contrasti e divisioni tra parenti e per consolidare il legame di tutti. Dopo lo scambio di regali, che a Lanciano avviene proprio il 23 dicembre, la famiglia si riunisce intorno alla tavola imbandita a festa: baccalà, crispelle e “cavciunitt”. Queste sono solo alcune delle pietanze che si troveranno domani sera nei piatti dei lancianesi.
Secondo la tradizione, la squilla ricorda il viaggio che un arcivescovo di Lanciano, Tasso, compiva ogni anno dal 1588 al 1607. Durante il pellegrinaggio la campanella suonava senza mai fermarsi, fino al rientro del vescovo nel suo palazzo.
Per i lancianesi la “Squilla” è un momento identitario di grande valore, religioso e popolare. Ti consigliamo di dedicare una visita al centro di Lanciano domani sera. Si tratta di un evento atteso e sentito anche dai lancianesi che vivono all’estero, che partecipano al momento con l’ausilio di internet e tutto ciò che offre.