TERAMO – Una nuova fabbrica di fuochi d’artificio, con annesso deposito di sostanze esplosive, nel cuore dell’Abruzzo. Qualcosa si muove negli uffici di un comune del Teramano, Notaresco per essere precisi. Qualche giorno fa la Commissione Tecnica Territoriale in materia di fuochi d’artificio ed esplosivi ha effettuato una serie di sopralluoghi in alcune aree comunali. L’ente presieduto dal Prefetto di Teramo è composto da rappresentanti dell’Esercito, Vigili del fuoco, Polizia di Stato e Genio Civile ed è chiamato a decidere su una serie di questioni che riguardano le sostanze esplodenti e il relativo rispetto delle norme di sicurezza in materia.
La squadra di esperti ha quindi verificato la possibilità di costruire e rendere operativo nel 2023 un nuovo stabilimento adibito alla produzione di fuochi d’artificio ed esplosivi. La zona è stata scelta con entusiasmo da un noto imprenditore marchigiano del settore pirotecnico, interessato a investire nella nostra regione creando nuovi posti di lavoro. L’uomo per il momento intende tirare dritto con il lavoro, non ha rilasciato commenti alla nostra testata e preferisce rimanere in disparte mentre intorno invece “esplode” la polemica, alimentata da mancanza di informazione e perplessità.
La notizia dell’ipotetica apertura della fabbrica, trapelata velocemente, ha suscitato molta curiosità e soprattutto non poche critiche tra i residenti del comune, che lamentano la scarsa attenzione delle istituzioni verso chi ha già scelto quel territorio per investire su attività artigianali, agricole e biologiche. Attività che, a detta di chi sta sollevando la polemica, “cozzano” con l’idea di aprire uno stabilimento per produrre e conservare i fuochi d’artificio, anche se nel completo rispetto delle norme vigenti.
Il timore è che con l’apertura dello stabilimento e l’inizio della produzione alcuni proprietari dei siti agricoli possano vendere, o svendere, i loro terreni, con un grave danno per l’economia del comune. Per far fronte a questa eventualità comunque non basterebbe, secondo gli scettici, la creazione di nuovi posti di lavoro per operai e altro personale qualificato da impiegare per la produzione, la progettazione e l’allestimento di spettacoli pirotecnici. Si tratta, infatti, di figure professionali con competenze specifiche da impiegare in ambiti “di nicchia” e molto delicati, quindi la platea di persone potenzialmente interessate è molto ristretta, vista anche la possibilità di assumere personale già formato proveniente da Paesi esteri.
Altri, invece, sono semplicemente preoccupati per gli eventuali incidenti, come è accaduto diverse volte su tutto il territorio nazionale, con un triste bilancio di vittime.
