di Fabrizio Scampoli
VASTO – La notizia è di qualche giorno fa, ed ha già dato la stura a una serie numerosa di commenti e riflessioni di ogni sorta. Secondo la consueta classifica annuale del giornale economico Il Sole 24 ore, che analizza la qualità della vita, la provincia di Chieti sprofonda di 12 posizioni e risulta essere l’ultima in Abruzzo, classificandosi al 75esimo posto nella classifica nazionale.
L’analisi sociale relativa al 2022 individua e studia a fondo le gravi emergenze esplose in questo anno post covid: la guerra in Ucraina, il rincaro dei costi energetici e la drammatica impennata dell’inflazione.
A guidare la classifica nazionale sono le province di Bologna, Bolzano e Firenze. In Abruzzo, Chieti, come si diceva, si attesta all’ultimo posto preceduta da Pescara al 44esimo posto (+5), L’Aquila al 63esimo posto (-1) e Teramo al 68esimo posto (invariato).
Come ogni anno, la ricerca sulla Qualità della vita del Sole 24 Ore prende in esame 90 indicatori, suddivisi nelle tradizionali sei macro-categorie tematiche che accompagnano l’indagine dal 1990: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.
Il risultato migliore la provincia di Chieti lo registra per i canoni di locazione, in cui si attesta all’8° posto mentre risulta ultima, 106mo posto, per le piste ciclabili. La nostra provincia perde posizioni in tutte le categorie tranne una: Ricchezza e consumi 73° posto (-2), Affari e Lavoro 102° posto (-10), Giustizia e sicurezza 23° posto (-14), Demografia e società 74° posto (-43), Ambiente e servizi 85° posto (-30) e Cultura e tempo libero 69° posto (+4).
Cosa significano questi dati?
Che nonostante lo sforzo prodotto dalle amministrazioni, la pista della Costa dei Trabocchi non riesce ancora ad essere un decisivo volano economico e che occorre, anche a Vasto, attivarsi per completare i vari cantieri. Che anche relativamente al lavoro, la situazione è in stallo: non si cresce, ma si cala poco alla volta. Questi dati segnalano anche che la percezione della sicurezza sul territorio è ancora lungi da venire, e che a Chieti e Vasto s’è bloccato pure l’indice demografico. Perfino i dati sull’ambiente sono preceduti dal segno meno e anche questo è un indicatore importante. Se a tutto questo aggiungiamo la situazione in cui si dibatte la sanità chietina e soprattutto quella vastese e le prospettive di chiusura per i tribunali minori abruzzesi (tra cui Vasto), ecco che la fotografia del nostro territorio offre più sfumature nere che bianche.
Il trend positivo nel Chietino lo fa registrare solo il settore tempo libero e cultura: come dire, va tutto male o quasi ma noi ci consoliamo con una bella passeggiata sul lungomare, un gelato e un concerto. Bello, ma francamente insufficiente.