ATESSA – L’ospedale di Atessa dispone da oggi anche di una risonanza magnetica dedicata agli esami diagnostici per le patologie articolari. Si tratta di un apparecchio che garantisce alta qualità d’immagine ed efficienza nel tempo di esame e nei costi di gestione. Offre anche un alto livello di comfort per il paziente e sarà utilizzato per ginocchia, caviglie, mani, polsi, gomiti, spalle e spina dorsale.
Per l’acquisto della risonanza magnetica articolare Esaote, la Asl Lanciano Vasto Chieti ha investito 244mila euro dei propri fondi di bilancio. L’apparecchiatura è stata inaugurata questa mattina nella Radiologia dell’ospedale alla presenza degli assessori regionali alla Salute, Nicoletta Verì, e all’Urbanistica e territorio, Nicola Campitelli, del sindaco di Atessa, Giulio Sciorilli Borrelli, e del direttore generale dell’Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael.
Prima di procedere alla sostituzione della vecchia risonanza magnetica sono stati eseguiti lavori di adeguamento, di tipo impiantistico e strutturale, per un importo di 200mila euro, sempre impiegando fondi Asl. Gli interventi strutturali, avviati nei primi mesi del 2022, hanno richiesto più tempo perché si è reso necessario il consolidamento del solaio: la nuova macchina ha infatti dimensioni e performance diverse dalla precedente.
“Questa nuova apparecchiatura – ha affermato l’assessore Verì – rappresenta un altro elemento tangibile di quel percorso di progettazioni, deliberazioni e contenuti che Regione Abruzzo e Asl stanno portando avanti per il presidio di Atessa. Un traguardo che ci consentirà di continuare ad abbattere le liste d’attesa, l’obiettivo più importante da centrare dopo l’emergenza pandemia”.
“Dopo un periodo di formazione degli operatori – ha invece spiegato il direttore generale Schael -, la nuova risonanza entrerà in funzione a metà gennaio. L’obiettivo è arrivare a duemila esami nel 2023 e a tremila esami l’anno a regime, facendo di Atessa un punto di riferimento per le prestazioni programmate e concentrando sull’Itab di Chieti e sugli ospedali di Lanciano e Vasto quelle, invece, a più alta complessità. Ad Atessa, oltre a un’ulteriore risonanza che sarà installata grazie a un investimento di fondi Pnrr per due milioni di euro complessivi tra acquisto e lavori di adeguamento, si procederà al totale ammodernamento della radiologia tradizionale e alla sostituzione della mammografia, che sarà messa anche a servizio della senologia di Ortona. Queste operazioni, insieme alle nuove risonanze di Chieti, Lanciano e Vasto, ci consentiranno entro il 2024 di risolvere definitivamente il problema delle liste d’attesa: sono ancora 1.500 le prestazioni eseguite ogni anno fuori dalla nostra Asl”.


Il sindaco di Atessa Borrelli ha auspicato che si concluda al più presto, dopo anni di attesa, il percorso per il riconoscimento del San Camillo come Presidio ospedaliero al servizio di area disagiata.
“Atessa, – ha precisato Borrelli – dopo l’esperienza Covid, le donazioni private e i fondi europei del Pnrr, grazie alle scelte delle giunte regionali di ieri e di oggi, può ospitare adesso una struttura mista, che comprenda il Pta, cioè la medicina territoriale, e le discipline ospedaliere basilari.
“Se questo percorso non sarà completato, – ha concluso il sindaco – resterà (come hanno sottolineato i capigruppo consiliari di maggioranza e minoranza in una recente mozione) una struttura ‘monca e sottoutilizzata‘. Per rispondere alla domanda di salute della nostra popolazione e di quella dell’entroterra montano e pedemontano del Sangro, il percorso va completato con l’impegno e la partecipazione di tutte le forze politiche e delle autorità sanitarie. Del San Camillo de Lellis si discuterà martedì prossimo nella seduta del Consiglio comunale, a seguìto della mozione presentata dai capigruppo Farina e Sciotti”.