LANCIANO – Il comando provinciale della guardia di finanza di Chieti, nell’ambito dell’attività di polizia economico finanziaria finalizzata, tra l’altro, all’individuazione di indebite percezioni del sostegno economico denominato ‘Reddito di cittadinanza‘ (Rdc), ha deferito all’Autorità giudiziaria di Lanciano un soggetto di nazionalità italiana, per aver presentato dichiarazioni relative al calcolo dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) con dati non corrispondenti al vero. Lo fanno sapere con una nota le Fiamme gialle.
In particolare, i finanzieri della Compagnia di Lanciano hanno accertato “che il soggetto – si legge – ha omesso di indicare la disponibilità di diversi beni immobili, dislocati in provincia di Chieti, di proprietà del coniuge convivente, dichiarando, peraltro, come quest’ultimo fosse ‘non occupato’, quando in realtà svolgeva un’attività imprenditoriale“.
“Gli accertamenti – prosegue la nota – hanno pertanto consentito di rilevare che il soggetto ha indebitamente percepito dallo Stato somme derivanti dalla citata misura di sostegno economico per oltre 10mila euro. Dalle indagini è ulteriormente emerso che i coniugi vivono in una villa di ben 26 vani, estesa su un terreno di 5mila mq., per la quale viene corrisposto un affitto mensile di oltre 2mila euro“.
Il comandante provinciale, colonnello Michele Iadarola, ha precisato “come nella circostanza il contrasto alle frodi nel settore assistenziale mira a garantire l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione, evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti non aventi diritto”.