VASTO – Lui è volato lassù nei cieli, ma resterà sempre nei nostri cuori e impresso nei nostri ricordi. L’ultimo saluto a don Giovanni Pellicciotti è stato dato nella concattedrale di San Giuseppe di Vasto. La folla dei fedeli lo ha voluto omaggiare prima che la sua salma riposi nel cimitero di Casalbordino dov’era nato.
E “a nome della comunità di Casalbordino, – ha scritto il sindaco, Filippo Marinucci, di cui don Giovanni era originario, ci uniamo alla preghiera di quanti hanno conosciuto e saputo apprezzare le qualità del parroco e della persona”.
Cordoglio politico da Fratelli d’Italia, con il senatore abruzzese, Etelwardo Sigismondi, che ha scritto in una nota il suo sentimento di tristezza: “Guida spirituale per molti fedeli vastesi e non solo. Don Giovanni, fervido confessore e uomo di cultura, ha improntato la sua missione pastorale al servizio del prossimo. Vasto perde un uomo che è stato grande punto di riferimento umano e spirituale. Una preghiera per lui nella certezza del suo incontro con Dio“. “Noi tutti ci stringiamo con affetto alla sua comunità e ai suoi familiari così come tante volte lui, con la sua dolcezza, ci è stato accanto e ci ha voluto bene come figli”, ha aggiunto Piernicola Carlesi a nome del locale circolo.
“In morte di un uomo di Dio. Aveva una stretta forte, don Giovanni. L’ho avuto per 5 anni come docente di religione al Liceo. L’ho ritrovato poi, quando ci prestava i locali della parrocchia per le riunioni di Porta Nuova. È stata l’unica persona che, invitato a cena, sia mai stato capace di farmi ubriacare (a vodka), lui sobrio“, così lo vuole ricordare Michele Celenza. “Quella stretta significava vicinanza fisica. Per che cosa? Non so dirlo con precisione. Eppure io, non credente, l’ho sempre sentito vicino. Vicino non come insegnante, nemmeno come amico e neppure come prete. Vicino come un uomo, ecco, vicino come un uomo di Dio“, ha concluso.