LANCIANO – Oggi al tribunale di Lanciano c’è stato il patteggiamento di un anno e nove mesi, con la sospensione condizionale “per il giovane di 23 anni di Guardiagrele accusato e condannato per aver causato – con un sorpasso vietato e scriteriato – il tragico frontale avvenuto il 6 febbraio 2021, lungo la Statale 652 Fondovalle, nel Chietino, in seguito al quale ha perso la vita Salvatore Calderone, 64enne di Pennadomo“. Quanto alla sanzione accessoria sulla patente di guida già sospesa, il giudice si è riservato la decisione sull’eventuale revoca.
Lo fa sapere con una nota lo Studio3A-Valore Spa nella persona dell’avvocato Marco Bevilacqua, legale dei familiari di Calderone con il consulente Mario Masciovecchio. “L’uomo di Pennadomo in quel periodo – precisa la nota – aveva perso la moglie solo da pochi mesi. Quella maledetta mattina Salvatore – racconta il suo legale – ha avuto due sventure che hanno segnato il suo destino. La prima è stata quella di trovarsi a viaggiare su una vecchia Fiat 500 rossa, una macchina d’epoca a cui teneva molto ma che non ha potuto opporre grande resistenza al tremendo urto che avrebbe subìto“.
“La seconda sventura – continua – è stata quella di incrociarsi con il 23enne a bordo di una Volkswagen Golf. Giunto in prossimità del chilometro 59+300 della Fondovalle, nonostante la presenza di segnaletica verticale indicante divieto di sorpasso, di linea bianca continua di mezzeria e di limite di velocità di 70 km/h con visibilità limitata per la presenza di un dosso, il ragazzo ha effettuato una manovra di sorpasso, invadendo la corsia opposta di marcia“.
“In quel momento Calderone stava percorrendo la Fondovalle regolarmente nella propria corsia, contro cui il giovane automobilista ha impattato”, ha spiegato il pm della Procura di Lanciano, Mirvana Di Serio, che ha chiesto il rinvio a giudizio per il reato di omicidio stradale. Con l‘aggravante di aver recato ferite anche ad un’altra persona, ritenendolo unico responsabile e imputandogli la colpa consistita in negligenza, imprudenza e imperizia in violazione di svariati articoli del codice della strada“.
Calderone è deceduto praticamente sul colpo. Di fronte al Gup, il giovane 23enne di Guardiagrele ha quindi patteggiato la pena di un anno e nove mesi.