VASTO – “Musica per la Musica” è un concerto di beneficenza pensato per contribuire all’acquisto del nuovo organo liturgico della chiesa di San Lorenzo martire di Vasto.
Stasera alle 19:30 il fisarmonicista Damiano Di Tullio si esibirà come solista nella chiesa del quartiere San Lorenzo per promuovere la musica e portare beneficio concreto al territorio.
“Musica per la Musica – dichiara Di Tullio – intende dimostrare nel concreto l’impatto sociale che eventi culturali di questo genere possono instaurare nella comunità creando un riverbero sempre maggiore, proprio come la produzione di un suono che ha la possibilità di espandersi e riempire spazi molto ampi creando armonie, esperienze di ascolto e processi virtuosi”.
“La scelta dello strumento non è casuale – aggiunge – la fisarmonica infatti è naturalmente legata all’organo per via dell’aspetto costruttivo. Sono due strumenti aerofoni che emettono suoni mediante delle ance che vibrano al passaggio dell’aria. Questo imparentamento tecnico tra i due strumenti rende ancora più ‘familiare’ il contributo della fisarmonica in supporto all’organo“.
Anche la scelta del repertorio renderà omaggio ai due strumenti e al loro legame. Saranno presenti infatti sia composizioni originali per fisarmonica sia composizioni originali per organo eseguite sempre su fisarmonica spaziando dal celebre compositore barocco J. S. Bach fino a autori contemporanei del nostro tempo come F. Angelis e G. Hermosa.
Il musicista Di Tullio, vastese classe 2001, è attualmente iscritto nella classe di fisarmonica del Conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara dove è prossimo al conseguimento del diploma accademico di I livello sotto la guida del docente M° Adriano Ranieri.
“Convinti che questo evento caratteristico e singolare possa essere costruttivo per l’esperienza collettiva e per la comunità, – conclude il giovane vastese Di Tullio – si invitano musicisti, curiosi e appassionati a contribuire alla risonanza dell’aiuto reciproco di una comunità in grado di essere riverbero delle buone azioni e rete di legami che uniscono”.