PESCARA – Il volo Ryanair FR 3509 in partenza ieri mattina dall’aeroporto di Pescara alle 7:15 con arrivo previsto all’aeroporto di Bergamo (Orio al Serio) per le 8:20 ha subito un forte ritardo di 3 ore e 45 minuti, arrivando quindi a destinazione dopo le 12.
Il ritardo è stato causato dalla nebbia presente a Pescara. Infatti, il velivolo che arrivava da Bergamo non ha potuto effettuare in sicurezza l’atterraggio, atterrando quindi a Roma e ripartendo per Pescara dopo qualche ora.
Ma cosa succede in questi casi? A cosa hanno diritto i passeggeri che subiscono un disservizio del genere?
“Nei casi di ritardo superiore alle 3 ore, – spiega l’avvocato Edno Gargano di Pescara – ma anche nei casi di volo cancellato, il passeggero è tutelato dal Regolamento (CE) 261/04 che prevede il riconoscimento di un risarcimento per il disservizio subìto. Tale indennizzo viene anche chiamato con il termine di “compensazione pecuniaria” ai sensi dell’art. 7 e può variare da 250mila euro a 600mila euro in base alla tratta percorsa”.
“Tuttavia, – aggiunge – bisogna tenere in considerazione che con l’inizio della stagione invernale, disservizi aerei di questo tipo sono spesso causati dal maltempo. Come ad esempio: banchi di nebbia, un’abbondante nevicata o del forte vento”.
“Dunque – continua il legale – nel caso del volo di ieri, purtroppo il passeggero non avrà la possibilità di esercitare il proprio diritto a ottenere la compensazione pecuniaria per il ritardo subìto poiché tali eventi (come la nebbia) sono considerati “circostanze eccezionali” ed esonerano il vettore dalla responsabilità di risarcire il passeggero“.
Al passeggero è “comunque dovuta l’assistenza che consiste nel ricevere pasti e bevande in congruità con l’attesa e qualora il volo sia stato spostato all’indomani mattina, anche il pernottamento in hotel“, conclude Gargano.