LANCIANO – Da un paio di anni a questa parte il padel è diventato uno degli sport più praticati dagli italiani. Dati raccolti dall’Osservatorio su questa disciplina confermano la crescita del movimento lungo tutto il territorio nazionale. Durante la pandemia, in particolare, quando le attività di contatto erano vietate, la possibilità di giocare all’aperto senza assembramenti ne ha favorito la diffusione.
L’Abruzzo non è stato esente dalla padelmania, arrivando a contare ben 41 circoli ufficiali. Lo sa bene Laura Battistini, lancianese doc, con la quale abbiamo voluto approfondire le dinamiche legate a questa disciplina e conoscere da vicino il suo percorso.
Laura Battistini, da quanti anni giochi a padel?
Ho cominciato tre anni fa grazie al mio amico di infanzia Lorenzo Di Giovanni, numero uno di padel. Mi sto togliendo tante soddisfazioni. Sono maestra nazionale e direttrice tecnica del Costa dei Trabocchi Sporting Club. In passato ho giocato anche a tennis, precisamente in Serie C. Poi ho intrapreso la strada dell’insegnamento. Tuttora ricopro il ruolo di istruttrice al CT Lanciano.
Un mese fa hai vinto il titolo regionale della Marche. In estate gli assoluti indoor, sempre in coppia con Maddalena Cini. Come hai conosciuto la tua compagna di gioco?
Sì, in estate abbiamo vinto ad Anzio, poi un Open a Pomezia, quindi i campionati indoor a Recanati e quelli outdoor ad Ancona.
Ho conosciuto Maddalena tre anni fa. Dopo aver perso due volte con lei, scherzando le proposi di giocare insieme. Da lì abbiamo cominciato. Sono molto contenta perché in questo sport è fondamentale l’intesa con il proprio compagno di gioco.
![Laura Battistini: "Nel padel è fondamentale l'intesa con il proprio compagno. Il tennis è uno sport diverso" 2 Untitled design 2022 12 06T214625.299](https://www.zonalocale.it/wp-content/uploads/2022/12/Untitled-design-2022-12-06T214625.299.jpg)
Preferisci indoor o outdoor?
Preferisco indoor perché sono più tranquilla. Fuori ci devono essere condizioni climatiche ottimali. Altrimenti eventi atmosferici avversi potrebbero influire sulla prestazione. Anche la temperatura del vetro può condizionare. Questo è uno sport nel quale ci sono tanti pallonetti, diversamente dal tennis, quindi il vento, per esempio, potrebbe cambiare la traiettoria della pallina.
Spesso si accosta il tennis al padel. Ma c’è qualcosa di completamente diverso fra le due discipline?
L’idea di gioco. Il tennis è diventato velocissimo. Si gioca su pochi colpi. Nel padel, invece, l’idea è quella di allungare il punto, di trovare spazi liberi nella coppia. Da questo punto di vista sono due discipline opposte. Poi il collegamento credo sia inevitabile perché gli attrezzi sono uguali: racchetta e pallina. Per il resto ci sono differenze, difatti il tennista medio fa fatica a utilizzare i vetri, contrariamente ad un calciatore.
Proprio i calciatori sono diventati i primi sostenitori del padel. Semplice moda o c’è dell’altro?
Nel calcio gli atleti sviluppano una visione periferica, quindi conoscono molto bene gli spazi, sia laterali che anteriori. Per cui sono avvantaggiati a usare le sponde, che rappresentano la caratteristica principale del padel. Non sono bellissimi da vedere, ma fanno buon uso del vetro e sono fisicamente preparati. Poi è chiaro che il peso mediatico di alcuni personaggi ha influito. Invece un tennista non è proprio abituato a concepire lo spazio dietro di sé.
Qual è il prototipo ideale di coppia?
Nel padel ci sono due tipologie di giocatore: quello che gioca a destra e quello che gioca a sinistra. Ognuno ha la sua peculiarità. Il giocatore di destra costruisce l’azione, quindi deve essere un buon difensore e deve avere una buona visione di gioco; il giocatore di sinistra è più potente perché trova il dritto quando va a smashare al centro. La coppia perfetta, pertanto, è quella che vede il mancino giocare a destra ed il destro giocare a sinistra: in questo modo entrambi hanno il dritto per fare male.
Prossimi impegni?
Avremmo dovuto partecipare ai Campionati Italiani, ma Maddalena è stata fermata dalla febbre. Un gran peccato. Una volta superato il primo turno, avremmo potuto affrontare professionisti nel giro della Nazionale. Nei prossimi giorni saremo impegnate a Roma per un importante Master.