LANCIANO – Strutturare e codificare un percorso per curare i disabili ‘non collaboranti’: questo il senso dell’incontro che si è svolto due giorni fa a Lanciano per iniziativa dell’unità operativa di Anestesia dell’ospedale “Floraspe Renzetti”, diretta da Daniela Albanese, cui ha preso parte, tra gli altri, l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì. Lo fa sapere con una nota l’Asl Lanciano-Vasto-Chieti.
“Partendo dalla consolidata esperienza dell’Odontoiatria, – si legge nella nota – diventata punto di riferimento per il Centro Italia, con 400 pazienti con disabilità grave trattati con sedute operatorie dedicate, è emersa la volontà di codificare un modello di assistenza che permetta di garantire, attraverso percorsi ospedalieri dedicati, il diritto alla salute di queste persone, per le quali diventa complesso anche rendere le prestazioni più semplici, come una visita o un esame diagnostico”.
Dall’incontro è emersa la volontà di aderire alla rete nazionale del Progetto Dama, nato proprio per facilitare l’accesso alla sanità pubblica dei cittadini con handicap grave. Pieno sostegno all’iniziativa è stato offerto dall’assessore Verì, la quale ha sottolineato la necessità di estendere il modello Odontoiatria mantenendo un approccio multidisciplinare.
“Queste persone – ha detto – vivono già una condizione di profonda difficoltà e non possono essere penalizzate anche su diritti basilari come quello alla salute. Insieme possiamo costruire un modello di accoglienza e presa in carico che potrà diventare uno dei punti di forza dell’ospedale di Lanciano“.
“Abbiamo il dovere di farci carico di questi pazienti – ha precisato la direttrice del reparto di Anestesia Albanese – e alleviare la loro sofferenza. A Lanciano abbiamo questa volontà e siamo al lavoro per sviluppare l’integrazione necessaria tra unità operative e servizi amministrativi per semplificare l’accesso in ospedale a tutte le prestazioni. L’inclusione passa anche di qua“.