VASTO – Sono cominciati stamane i lavori di sgombero di costruzione e materiale di risulta abusivo che, salvo imprevisti, dovrebbero durare 10 giorni circa. Sotto il coordinamento di Pino Molino dell’ufficio Servizi, il Comune di Vasto ha dato il via alla rimozione di cancelli, baracche e oggetti di vario genere da smaltire per pulire la zona e riportarla fruibile alla collettività in vista dell’estate prossima.
Il terreno molto fangoso, dovuto alle piogge dei giorni scorsi, ha ostacolato i mezzi della Pulchra. Si tratta della stessa area che già nel 2019 è stato oggetto di sgombero sempre per abusivismo. “Al tempo si trattava di 20 lotti, – ha spiegato Molino – di cui 1 si è liberato e, per un altro, siamo in attesa della pronuncia del Tar. Oggi siamo qui per liberarne 18”. All’amministrazione questo sgombero “costa 15mila euro – ha ribadito Molino – a fronte dei 100mila iniziali, di cui è già stato addebitato l’80 per cento”.
Il Comune ha sensibilizzato le persone che hanno occupato illegalmente la zona. “Quaranta settemila metri quadrati”, ha specificato il sindaco Francesco Menna, anche in qualità di presidente della Provincia, proprietario della località, insieme con i funzionari Maria Rosaria Greco e Massimo De Leonardis. “Sono 40 anni di abusivismo – ha aggiunto Menna – che vogliamo finalmente interrompere per realizzare un Parco benedettino, ecosostenibile, pubblico, a disposizione di tutti, con chioschi in legno e panchine“. Il sindaco e presidente della Provincia di Chieti s’immagina già l’inaugurazione che vorrebbe fosse fatta da padre Luigi Di Bussolo di Montecassino perché “questa è una zona percorsa dai benedettini”, ha affermato.
“Con questa operazione di sgombero dell’area da parte di affittuari che non avevano più le autorizzazioni ad occuparne l’area, – ha proseguito Menna – va avanti il percorso di promozione dell’immagine della Costa dei trabocchi a livello turistico, che ridarà anche ruolo, decoro e dignità a una delle aree più belle e suggestive della costa vastese“.
“Si tratta di terreni – ha evidenziato il sindaco e presidente Menna – che alcuni proprietari delle abitazioni retrostanti, 23 per la precisione, avevano preso in affitto da Ferrovie dello Stato. Quando la Provincia li ha acquistati, i contratti di affitto erano decaduti. Come Ente provinciale abbiamo dunque segnalato la decadenza degli accordi contrattuali e il Comune di Vasto, tramite il dirigente del settore Urbanistica e servizi, Luca Mastrangelo, ha inviato agli affittuari un avviso nel quale ha chiesto loro il ripristino dello stato dei luoghi”.
Già due-tre camion sono partiti pieni di sedie, ombrelloni e vecchi frigoriferi. L’area da oggi risulta chiusa alla circolazione di mezzi e persone per ripulire “e riappropriarci di 36mila metri quadri rispetto ai 47 totali“, ha precisato Menna.
Sul posto erano presenti oltre ai tecnici e al personale del Comune, l’assessore ai Lavori pubblici, Licia Fioravante, il comandante della polizia municipale, Giuseppe Del Moro, protezione civile e guardia costiera, ognuno per la propria competenza.
“Come sindaco di Vasto ci tengo infine a sottolineare e al contempo tranquillizzare gli ex affittuari, che recinzioni, cancelli e qualsiasi bene mobile rinvenuto all’interno delle aree occupate resterà custodito per 30 giorni in un’apposita area opportunamente individuata dal Comune di Vasto. In questo mese i legittimi proprietari potranno recuperare il materiale custodito previo pagamento in favore del Comune di Vasto dei costi sostenuti per la rimozione e il deposito. Trascorsi tali giorni il Comune – ha concluso Menna – avvierà le procedure per lo smaltimento dei materiali rimossi, con spese a carico dei diretti interessati“.