BRUXELLES – Il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione in cui impegna la Commissione Ue a preparare un’uscita coordinata dell’Unione europea dal famigerato Trattato della Carta dell’energia, accordo del 1994 che ha reso possibile l’arbitrato con il quale l’Italia è stata condannata alla multa di 190 milioni di euro per per aver bloccato il progetto petrolifero Ombrina in Adriatico, denaro da versare alla società Rockhopper. L’Italia ha presentato appello alla decisione. Lo fa sapere con una nota il Forum H2O.
“Il Parlamento – si legge – ha applaudito la scelta di diversi Paesi europei che recentemente hanno annunciato l’uscita singola dal Trattato come. La Germania lo ha fatto pochi giorni fa, la Francia, la Spagna e l’Olanda a fine ottobre. Ma ha anche censurato pesantemente il comportamento della Commissione europea per non aver relazionato sulle trattative in corso per la modifica sostanziale del trattato”.
“I risultati raggiunti – precisa la nota – non sarebbero adeguati a risolvere le criticità riscontrate, ad esempio la clausola che permette alle aziende di citare gli Stati per 20 anni dopo l’uscita dal Trattato (infatti, l’Italia uscì nel 2016, ma è stata condannata lo stesso nell’arbitrato del 2022)”.
“Senza appello – conclude – il giudizio dei parlamentari secondo i quali il Trattato è incompatibile con le norme comunitarie, soprattutto per quanto riguarda gli arbitrati. È un ostacolo per il perseguimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni clima-alteranti e ha prodotto finora più di 150 arbitrati con cui le aziende cercano di far pagare agli Stati decisioni prese democraticamente, come quelle di uscire o limitare le fossili per tutelare il bene comune“.
Altre dimostrazioni di incapacità e idiozia di quei coglioni a Bruxelles… È delle mafiette fatte dalle commissioni che si sentono padroni del vapore e fanno quello che vogliono le lobbies che li pagano o i governi ( Germania Francia Olanda…)… Che li comprano con incarichi futuri più ricchi…