SAN SALVO – Una lettrice di Zonalocale , G. T. di San Salvo, ha segnalato alla redazione un episodio increscioso che le è accaduto martedì sera, alle 18, nel parcheggio di un negozio che si trova alla rotonda di via Madonna delle Grazie.
“Stavo entrando in un negozio quando ho sentito un botto in direzione del parcheggio dell’esercizio commerciale. Istintivamente mi sono girata per vedere cosa fosse accaduto e mi sono accorta che una Volkswagen nera ha urtato la mia auto che era regolarmente parcheggiata a spina di pesce. Subito mi sono diretta verso il parcheggio per avere spiegazioni e mi sono imbattuta in 4 balordi che mi hanno anche minacciata.
Avevano un chiaro accento pugliese, mal vestiti e sicuramente drogati, strafatti con occhi lucidi, che volevano picchiarmi perché io volevo che mi riconoscessero il danno, visto che si erano parcheggiati male, in orizzontale piuttosto che a spina di pesce. Uno di loro si è innervosito e quando ha visto che, alla sua minaccia, io gli ho risposto a tono e ho cominciato a urlare per attirare l’attenzione dei passanti. A quell’ora ce ne sono molti perché quella è una zona commerciale. I 4 balordi hanno pensato bene di fuggire, ma io mi sono attaccata alla loro portiera e continuavo a protestare. Il guidatore ha pigiato l’acceleratore e sono scappati sgommando a tutta velocità, passandomi sulla punta del piede sinistro con la ruota della loro auto. Fortunatamente quella sera indossavo degli anfibi; così la rigidità della scarpa ha permesso al mio piede di salvarsi. Loro hanno preso la via del mare. Io ho cercato aiuto, ero spaventata, presa dal panico. Nessuno si è fermato, qualcuno mi ha guardato e poi è andato via. Omertà assoluta. Solo una giovane famiglia con un bimbo piccolo, di origine straniera, forse albanese, si è fermata e mi ha tranquillizzata, chiamando anche i vigili urbani al posto mio. Li ringrazio di cuore perché mi hanno aiutato in quel momento così drammatico per me.
La polizia municipale è intervenuta dicendomi che se avessi fatto denuncia contro il sinistro, l’assicurazione non me lo avrebbe riconosciuto trattandosi di un parcheggio privato. Per il riconoscimento dell’auto avrebbero preso visione delle telecamere presenti in zona. Io ho fornito il tipo e il colore dell’auto, ma non sono riuscita a prendere il numero di targa.
Ieri ho ricevuto una telefonata dai vigili, con la quale mi hanno riferito che dalle immagini della videosorveglianza non si vede la targa perché sono a bassissima risoluzione. Mi hanno suggerito di sporgere denuncia contro ignoti ai carabinieri per avere accesso alle telecamere del negozio dal quale li ho visti uscire. Il titolare dell’esercizio non ha voluto fornire spontaneamente le riprese giustificando il fatto che le telecamere in quel momento erano spente.
In conclusione, ho subìto un danno al paraurti dell’auto, sono stata minacciata, ho avuto paura, non ho trovato collaborazione e non posso avere giustizia perché nella mia città, di sera, la videosorveglianza è inutile. Oltre al danno, la beffa“.