Caro lettore, il pensiero che segue è scritto a cuore aperto.
Sulla lavagna di mia figlia ieri mattina c’era scritta una favola sulla gentilezza, ieri infatti si festeggiava questa virtù e forse anche questo mi spinge a condividere quello che è accaduto a Zonalocale quest’anno.
Come alcuni di voi sanno, a gennaio buona parte della redazione si è dimessa per fondare un altro giornale. Non per fortuna ma per merito, e non mio, il giornale è andato avanti grazie a Marisa Botticelli sul piano commerciale, all’attuale direttore Miriam Giangiacomo (dopo la conduzione-ponte di Fabio Papalia) e grazie ad ogni membro della nuova redazione, sia junior che senior: Rossana Pagliaroli, Emanuele Fiore, Lorenzo Scampoli, Daniela Di Salvo, Antonio Del Furbo e per un periodo Giuseppe Di Cianno.
A gennaio 2022 il giornale viveva una fase stantia da qualche anno, i rapporti si erano raffreddati e per questo ho ritenuto necessario cercare soluzioni di continuità: un altro editore che volesse investire su Zonalocale, cercando di preservare i posti di lavoro e il posizionamento di primordine della testata in Abruzzo. Una ricerca svolta con serenità dato che la mia professione primaria è quella dell’informatico.
La storia la conosciamo.
Non è stato semplicissimo gestire la transizione, ma oggi il giornale è vivo, sta intraprendendo nuove iniziative e confezionando nuovi contenuti, di nuovo alle prese con l’innovazione nel campo dell’informazione, uno dei motivi per cui dieci anni fa intrapresi il percorso con dei professionisti.
Ora: leggere post sui social dove si attacca la professionalità dell’attuale redazione, veder spargere cattiveria a terzi o peggio direttamente sussurrata ai membri dell’attuale redazione, è triste, perché mira a distruggere e annienta persino quel rispetto che tipicamente si riconoscono i lavoratori del medesimo settore.
Anni di collaborazione non sono solo “lavoro”. È relazione, conoscenza, crescita, costruzione di fiducia, condivisione di sfide e gioia per le soddisfazioni portate a casa.
Credo che lasciarsi professionalmente in cordialità non aiuti solo l’azienda che si abbandona, ma sia utile anche a chi lascia, per consolidare e sviluppare la propria professionalità.
Auguro onestamente buone prospettive professionali a tutti e per gli attuali giornalisti di Zonalocale continuerò a spendermi cercando condizioni economiche e contrattuali sempre migliori (abbiate pazienza per gli spazi pubblicitari, gli unici strumenti limpidi e utilizzabili per essere sostenibili). Il sole nasce per tutti.
“Non c’è futuro senza amore”, citando Don Domenico che anche questa domenica era presente sul giornale.
Qualcuno dirà che questo pensiero appare ingenuo: non fa niente, voler bene anche a chi non te ne vuole (più) è la grande prova a cui siamo chiamati tutti nella nostra vita, per vivere in pace. Il tentativo di interrompere questo flusso non positivo potrà anche essere vano ma è d’obbligo per me, la mia famiglia e le persone che attualmente si stanno spendendo con tutte le proprie forze per fare un buon giornale.
Editore Zonalocale