VASTO – Il mondo della pubblicità italiana è in lutto. È scomparso Gianfranco Marabelli, decano dei creativi nazionali.
Milanese innamoratissimo di Vasto e, in generale, del territorio regionale, l’artista della pubblicità italiana ha ideato diversi spot in terra d’Abruzzo. Tanti lo ricordano in città con affetto e stima, tra cui Maria Amato che ha lasciato per lui parole di ammirazione sui social.
“Lo voglio ricordare così – scrive Amato – ironico libero e gentile. Ho sempre ammirato lo stile, un modo tutto suo nell’indossare magliette creative come quella della maratona di New York“. Interlocutore dal tono sornione, era il rappresentante per eccellenza dell’autoironia dei grandi.
“Ha trasformato il dolore per la malattia della moglie – aggiunge l’amica Maria – in azione sociale, mettendosi al servizio di associazioni di volontariato per l’oncologia. Gentiluomo di altri tempi, era politicamente tormentato affermando che ‘tutto è cambiato ma, in fondo, nulla è cambiato’. Di lui porterò il ricordo delle campagne pubblicitarie più e meno famose, il lancio dell’associazione ‘Vastoviva’ , i manifesti per le gran tavolate di slow food e l’amore per il brodetto vastese“.
Marabelli ha lavorato nella creatività dal 1955. Giovanissimo, aveva solo 18 anni quando nacque in lui la passione per diventare ‘pittore’, così era definito l’art director. Da allora il grande professionista ha fatto la storia della pubblicità italiana nelle maggiori agenzie di mercato, da Leo Burnett a Ddb, da Fcb a Young & Rubicam, accanto ai più grandi talenti creativi del settore.
Nella mia carriera – aveva scritto Marabelli – ho fatto per molti anni l’art director, ho continuato a farlo anche da direttore creativo e alla fine anche da presidente d’agenzia. Fare l’art director non è una professione, è un modo di vivere“, sono le parole con le quali ha sigillato il suo arrivederci al mondo creativo.