L’AQUILA – “Con grande soddisfazione apprendiamo dell’elezione a presidente della commissione Affari costituzionali della Camera di Nazario Pagano, coordinatore regionale di Forza Italia. Il prestigioso incarico, a lui affidato, è un segno di attenzione per il nostro territorio da parte di Silvio Berlusconi. La commissione Affari costituzionali si occupa delle materie legislative del Parlamento e del governo e nello specifico di valutare progetti di legge di revisione alla Costituzione e di altre leggi costituzionali, e, per quanto riguarda la legislazione ordinaria l’ordinamento generale della Pubblica amministrazione”. Lo dichiarano in una nota, Gabriele De Angelis coordinatore provinciale Fi, Giorgio De Matteis vice-coordinatore provinciale Fi e Stefano Morelli, coordinatore comunale Fi di L’Aquila.
“Siamo certi che il coordinatore regionale Pagano sarà all’altezza del ruolo e possa dare un concreto aiuto al nostro Abruzzo“.
Su materie specifiche, la sua attività è diretta ai settori normativi e di azione della sicurezza pubblica, enti locali, immigrazione, affari di culto, servizio elettorale, mentre ha una competenza generale sulle regole dell’agire politico su legge elettorale, statuto e finanziamento dei partiti, forme della comunicazione politica.
“Pronuncia – prosegue la nota – il suo parere su quasi tutti i disegni di legge e gli emendamenti all’esame delle altre commissioni, valutandone la compatibilità a diversi parametri: precetti costituzionali, organizzazione della pubblica amministrazione, princìpi generali dell’ordinamento, qualità legislativa e corretta collocazione delle nuove norme nel sistema delle fonti del diritto“.
Una peculiare funzione consultiva riguarda i presupposti costituzionali dei decreti-legge. Infine, rende pareri sia alle altre commissioni sia all’Assemblea della Camera dei deputati al fine di valutare la conformità dei disegni di legge e degli emendamenti all’assetto costituzionale del riparto delle competenze normative tra Stato e Regioni.
“Possiamo dire, quindi, che è il cuore pulsante del Parlamento e della legislazione italiana. Infatti, la presidenza è sempre stata assegnata a giuristi e politici di grande spessore come Labriola, Maccanico e Violante per citarne solo alcuni”, conclude la nota.