VASTO – Questa mattina presso il teatro dell’istituto Figlie della Croce, Lella e Pinuccio genitori di Michele Fazio hanno incontrato 10 classi della scuola media Raffaele Paolucci per raccontare agli alunni una tragica pagina di storia che li ha visti protagonisti, a moderare il dibattito la giornalista Rossana Pagliaroli di Zonalocale.
Ad aprire l’incontro dal titolo “La Legalità attraverso la storia di Michele Fazio” sono stati i saluti della scuola insieme all’introduzione dell’assessore all’Istruzione del Comune di Vasto Anna Bosco, che ha rimarcato “il ruolo importante delle scuole nell’educazione dei ragazzi e nel preservare la legalità”.
Era presente, in rappresentanza dell’arma dei Carabinieri, anche il Capitano Domenico Signa, che ha spiegato ai ragazzi come la criminalità evolve, prendendo diverse sfaccettature: “fondamentale è il valore della famiglia per alimentare la cultura della legalità, anche in un ambiente sporco, che segue solo la logica del denaro, a differenza di Michele che voleva ambire a diventare carabiniere per aiutare il prossimo e la comunità”. Poi un appello agli studenti: “siate dei cittadini partecipi, per combattere la criminalità c’è bisogno di ognuno di voi”.
I ragazzi dell’ Istituto comprensivo n.1 di Vasto hanno ascoltato con attenzione, emozionati, il racconto dei genitori di Michele Fazio, al quale è stato intitolato nel 2020 un parco in via Pietra, sulla circonvallazione Histoniense.
Le parole di Pinuccio Fazio colpiscono forte: “Noi non abbiamo più paura, sono loro che hanno paura di noi”. Era il 12 Luglio 2001 e Michele aveva soli 15 anni quando alle 22.00 circa, rientrando a casa, fu coinvolto in una sparatoria nella piazzetta vicina al suo domicilio, nel centro di Bari Vecchia, nel corso della quale perse la vita.
Nel 2003, dopo l’archiviazione del caso Fazio, i genitori di Michele non si sono mai arresi, continuando a testimoniare e coinvolgendo tutte le forze dell’ordine fino ad arrivare alla riapertura del caso nel maggio 2005, portando infine all’arresto degli assassini. Da quel giorno “respiriamo il profumo della libertà a finestre aperte”, ha detto Pinuccio.
Conclude l’incontro mamma Lella, che continuerà a girare le numerose scuole d’Italia perché, come sottolinea, ”quello che faccio lo faccio per voi, per il vostro futuro. Perché, come diceva Michele, la vita è bella!”