VASTO – Dopo l’esordio vincente nella scorsa giornata contro il Vastogirardi, Mr. Alessandro Lucarelli non vuole fermarsi. Il nuovo allenatore biancorosso tiene alta la concentrazione in vista del prossimo impegno contro la Vigor Senigallia.
Tra poco più di ventiquattro ore, infatti, Altobelli e compagni faranno visita alla compagine marchigiana, reduce dalla vittoria in trasferta il Roma City. Una gara complicata dalla quale la Vastese vuole uscire con un risultato positivo.
Mister Lucarelli, prima partita in biancorosso e prima vittoria. Bisognava aspettare 40 giorni prima di vedere una nuova Vastese, ma qualcosa di buono si è già visto. Un avvio incoraggiante.
Durante la settimana avevo notato un’attenzione particolare da parte dei ragazzi. Il gruppo era consapevole di non poter più sbagliare atteggiamento, anche perché spesso i risultati sono una logica conseguenza. Quindi sono arrivato alla gara di Agnone con buone speranze.
E’ vero che ci vogliono 40 giorni per dare una nuova identità alla squadra, ma ciò non significa che in questa fase non possiamo vincere. E difatti ci siamo imposti meritatamente sul Vastogirardi.
Oltre al risultato, la Vastese ha messo in campo quel pizzico di cattiveria che forse mancava.
Io sono un allenatore che tende molto a spingere la squadra dalla panchina. Forse questo aspetto, sommato alla voglia di riscatto da parte dei ragazzi, ha influito sull’atteggiamento messo in campo contro il Vastogirardi. Io non sono un tecnico che urla solo quando la squadra scende in campo, ma durante tutta la settimana.
Poi ci sono gare nelle quali i ragazzi eseguono alla lettera ciò che viene chiesto e quindi non è necessario spronarli. Ma quando noto un calo di concentrazione, intervengo subito.

Il Vastogirardi era reduce da una serie di risultati positivi. La stessa Vigor Senigallia, che affronterete domani, naviga nelle zone alte della classifica. Poi ci sarà la Sambenedettese. Un trittico di gare non affatto semplice per un allenatore subentrante.
Da un lato preferisco testare la squadra con partite difficili per capirne effettivamente la forza caratteriale, e non. La gara di Senigallia sarà un altro esame importante. Ho avuto modo di studiare gli avversari. Sarà un match difficile perché giocheremo in trasferta contro una realtà forte e con pubblico.
In questi primi dieci giorni in biancorosso com’è stato l’approccio con lo staff e con l’ambiente in generale?
Ho avuto la fortuna di trovare uno staff che in parte già conoscevo. A partire da Simone Masciarelli, che è stato mio match analyst per due anni a Chieti.
Per quanto riguarda l’obiettivo personale, mi piacerebbe essere apprezzato come persona e come professionista. Io penso soltanto a lavorare. Se poi i tifosi mi vorranno applaudire, sarò contento, se mi vorranno fischiare, saranno liberi di farlo.
Ma voglio che ciò avvenga solo per questioni legate ai risultati e non per mero pregiudizio.