VASTO – “Accogliamo con favore ed entusiasmo l’Oscar Ecoturismo 2022 al Comune di Vasto per la Riserva naturale di Punta Aderci, ritirato nella recente Fiera sul turismo di Rimini dall’assessore Fioravante. Un premio prestigioso che rafforza la nostra visione che immaginiamo trovi l’intesa di tutti: le riserve naturali oggi sono un fondamentale patrimonio per la mitigazione dei cambiamenti climatici, e dell’impatto dell’uomo sulla biodiversità”. Lo fanno sapere con una nota Pino Travaglini, Giorgio Bellafronte ed Alessandro La Verghetta, esponenti di Futuro e sviluppo per Vasto.
“Mai come in questo periodo diventa fondamentale conciliare la protezione ambientale con lo sviluppo turistico sostenibile, scrivono. Tutto questo si attua con un’adeguata protezione e valorizzazione del patrimonio naturale, con una gestione corrispondente a questa vocazione e una promozione dei percorsi naturalistici di tutto il nostro territorio.
Essere tra le fila delle migliori destinazioni naturalistiche, nel panorama nazionale ed europeo, non ci sottrae dal dare una visione pluriennale di quello che è e dovrà essere per noi la riserva di Punta Aderci“.
“Ai compagni di viaggio di questa avventura amministrativa, abbiamo chiesto e chiederemo di lavorare per proteggere e rendere attrattiva Punta Aderci. È ad esempio innegabile – spiegano Travaglini, Bellafronte e La Verghetta – pensare che in un sito naturalistico di questa portata, inserito tra le 10 spiagge più belle d’Italia secondo il National Geographic, non si pretenda un uso delle risorse economiche più efficiente”.
Gli esponenti di Futuro e sviluppo per Vasto pongono al centro dell’attenzione alcuni temi quali “un parcheggio custodito a pagamento per definire i confini di un nuovo servizio a tutela dei visitatori e della loro sicurezza visti gli atti vandalici che in passato si sono verificati, ma anche di una politica di abbattimento dei costi per reinvestire le entrate sulla riserva stessa. Altro obiettivo è il monitoraggio degli accessi al citato parcheggio, sfavorendo la sosta indiscriminata come tende e camper, che devono essere ospitati in strutture turistiche che abbiano quella finalità”.
“Abbiamo di recente letto – prosegue la nota – della mancanza di azioni che riportino il fratino a nidificare su quella parte di territorio, ma nulla sull’eccessiva presenza di cinghiali che dissuade le persone intimorite che frequentano sempre meno la riserva di Punta Aderci, così come quella di Vasto marina. Riteniamo inoltre che la Riserva debba offrire un catalogo di proposte didattiche rivolto ai giovani e alle scuole di tutto il Centro Italia, attraverso attività che interessano le discipline ambientali, naturalistiche e delle scienze applicate alla conoscenza del territorio e della biodiversità”.
“Riteniamo – continua la nota – debba essere dato valore alla memoria dello spiaggiamento dei capodogli, avvenuto il 12 settembre nella vicinissima spiaggia di Punta Penna, attraverso la realizzazione di un’area ad essi dedicata con percorsi formativi e totem illustrativi. Così come le proposte di mobilità alternativa attraverso l’interscambio di bici a pedalata assistita, l’implementazione di navette e l’adeguamento della stazione di Punta Penna per cui ci impegneremo affinché sia individuata come la stazione della Costa dei Trabocchi, diventandone l’ingresso”.
“Per far questo – concludono Travaglini, Bellafronte e La Verghetta – c’è la necessità di un passaggio che eviti di dover immettersi sulla statale una volta scesi in quella stazione e che attraverso una scala e/o uno scivolo porti direttamente a pochi passi dalla Riserva. Punta Aderci e la spiaggia di Punta Penna, inserite nella Costa dei Trabocchi, conservano le vesti di attrattori turistici e collettori su cui fondare un valore comunitario nell’interesse di tutti noi”.