VILLA SANTA MARIA – Si è chiusa con tanto pubblico e grande soddisfazione da parte degli organizzatori la 42esima edizione della Rassegna dei cuochi di Villa Santa Maria che si è tenuta lo scorso fine settimana.
“Dopo due anni in cui, a causa della pandemia, abbiamo dovuto rinunciare alla manifestazione più rappresentativa del nostro paese – commenta il sindaco Giuseppe Finamore – finalmente abbiamo potuto accogliere di nuovo le migliaia di persone che hanno affollato il nostro centro storico”.
Tanti momenti di intrattenimento hanno riempito la tre giorni di gusto, spettacoli e show cooking di altissimo livello. Da quello di Enrico Derfinghler – uno dei più grandi chef italiani al mondo, noto per essere stato il cuoco della compianta Regina Elisabetta II e dell’ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush senior – che ha preparato il famoso risotto Regina Vittoria a quello dello chef abruzzese Davide Nanni, ex studente dell’Istituto alberghiero di Villa Santa Maria, definito ‘wild’ perché prepara i suoi piatti nei boschi abruzzesi e famoso per essere entrato a far parte dello staff della trasmissione televisiva ‘È sempre mezzogiorno’, condotta da Antonella Clerici. E poi ancora degustazioni di vino, olio e altri prodotti tipici, presentazioni e il coinvolgente spettacolo del comico di Colorado Café, Carmine Faraco, dal titolo “L’uomo dei pecché”.
Immancabile il buffet dimostrativo sull’arte culinaria, sapientemente curato dall’Associazione dei cuochi Val di Sangro e dall’Istituto alberghiero Ipssar Marchitelli. Due realtà, che insieme al Comune si spendono ogni anno affinché la Rassegna rimanga nel cuore di chi l’ha visitata.
“La perfetta riuscita dell’evento nasce, e si rinnova in ogni edizione, da una squadra coesa e appassionata che si adopera perché tutto vada alla perfezione, spiega il sindaco Finamore. La collaborazione tra l’associazione dei Cuochi, l’istituto alberghiero e il Comune è di vitale importanza per questa manifestazione”.
“Un ringraziamento grande – aggiunge – va all’istituto alberghiero e ai suoi alunni. Senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile. L’Ipssar è un fiore all’occhiello del nostro territorio, un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale che ha formato cuochi che oggi lavorano nelle più prestigiose cucine internazionali. E noi, come comunità ne siamo orgogliosi”.