ORTONA – È tornata in libertà la donna accusata di aver legato la suocera – malata di Alzheimer – al letto facendola vivere in una mansarda “in precarie condizioni”.
Il gip del tribunale di Chieti, Luca De Ninis, ha respinto la richiesta del pubblico ministero, Giuseppe Falasca, degli arresti domiciliari pur riconoscendo il sequestro di persona e il reato di maltrattamenti in famiglia.
La richiesta del pm è stata respinta in quanto, secondo il giudice, non esiste il pericolo di reiterazione del reato giacché l’anziana malata è attualmente ricoverata in ospedale.
Avendo bisogno di cure e assistenza continue, il gip ha ritenuto primario l’intervento dei servizi sociali o di altri familiari che se ne potrebbero occupare. La donna dispone di risorse economiche sufficienti per essere assistita.