VASTO – Un convegno molto partecipato ed emozionante quello presentato sabato scorso dall’associazione vastese Asperger Abruzzo nella suggestiva pinacoteca di palazzo D’Avalos.
Erano presenti figure istituzionali da sempre impegnate nell’autismo e che voglio ringraziare: la vicesindaco Felicia Fioravante da sempre molto vicina alle famiglie con autismo con la sua grande competenza e preparazione indiscussa, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Barbara Stella, che ha sempre dimostrato tanta attenzione e grandi azioni per la categoria, l’assessore per il Sociale, Giuliana Chioli, del Comune di Cupello, un’amministrazione attivissima verso l’autismo e le disabilità in genere che si insegna molto nella realizzazione di bellissimi progetti inclusivi per i suoi ragazzi.
Erano presenti anche Germana Sorge insieme con la psicoterapeuta Genna Di Benedetto con cui Asperger Abruzzo ha dato vita a un programma totalmente in ambiente naturale – al momento rivolto solo a 15 bambini – ma che, come è stato anticipato da Sorge durante il convegno, dovrà estendersi a tutti i bambini e ragazzi che ne avranno necessità.
Hanno partecipato anche molti rappresentanti scolastici: dirigenti scolastici, coordinatrici per l’inclusione, maestre, professori e tante, tantissime famiglie.
I relatori di grande stampo nazionale come Riccardo Alessandrelli, direttore della Neuropsichiatria nascente della Asl 2 Lanciano – Vasto – Chieti e riferimento dell’Istituto superiore della sanità, la presidente dell’Associazione nazionale Gruppo Asperger onlus, la prima e più grande associazione nazionale di categoria, la cooperativa Giulia Parla onlus di Roma dove si trovano fra i più grandi specialisti d’Italia in materia di autismo funzionale e ambiente naturale, hanno parlato dell’autismo e delle necessità dei ragazzi nello spettro.
È in questo contesto che si è svolto il convegno di Asperger Abruzzo moderato dalla sua presidente, Marie Helene Benedetti, in cui sono state messe al centro le famiglie e i ragazzi che abbiamo potuto ascoltare e che hanno raccontato quali siano le loro difficoltà e necessità.
Il convegno aveva due finalità: la prima era quella di festeggiare i due anni di attività di Asperger Abruzzo ricordandone i successi ottenuti, la seconda era quella di presentare il progetto “Autismo, Inclusione e Consapevolezza” finanziato dapprima con l’8 x 1.000 della Chiesa valdese e poi con dei fondi vinti da Asperger Abruzzo nella nostra Regione. Proprio dalla voce dei ragazzi operatori, delle famiglie e dei ragazzi autistici che hanno partecipato al progetto abbiamo potuto ascoltare quanti benefici siano stati ottenuti con pochissimi fondi e in brevissimi mesi. I ragazzi e le famiglie ci hanno raccontato i progressi fatti sia nella sfera delle autonomie che nella socialità, addirittura abbiamo potuto ascoltare di ragazzi che non avevano mai preso mezzi di trasporto né avuto mai un amico, partire ad esempio da Chieti per raggiungere, da solo, l’amico a Teramo per passare un week end con lui.
Il messaggio che è arrivato a tutti i presenti è rivoluzionario. Un nuovo varco si è aperto, la strada nuova da percorrere è la terapia in ambiente naturale, non come proposta calata dall’alto e prescritta dal medico, ma come bisogno autentico e profondo di chi l’autismo lo vive sulla propria pelle e nella propria vita: i ragazzi e le loro famiglie.
L’associazione Asperger Abruzzo fa una nuova promessa per il futuro: quella di estendere questi benefici a tutta la categoria, con progetti propri e condivisi con tutti i centri terapeutici convenzionati che hanno in carico i ragazzi autistici.